Scade il 30 luglio il bando della sesta edizione del Premio Zavattini, che offre a giovani filmaker, professionisti e non, di età compresa tra 18 e 35 anni, l'opportunità di realizzare progetti personali di cortometraggi basati sul riuso creativo del cinema d'archivio
Ancora pochi giorni per iscriversi al Premio Cesare Zavattini 2021/22, l’iniziativa promossa dalla Fondazione AAMOD, cui possono aderire giovani filmmaker tra i 18 e i 35 anni di età che vogliano realizzare progetti di cortometraggio attraverso il riuso creativo del cinema d’archivio. Fino al 30 luglio è possibile partecipare presentando il proprio progetto , della durata massima di 15 minuti, che preveda l’utilizzazione anche parziale del materiale filmico della Fondazione AAMOD degli archivi partner o di altri archivi.
Tra i progetti pervenuti, una Giuria composta da cinque importanti personalità del cinema italiano sceglierà nove finalisti, i cui autori avranno la possibilità di partecipare a incontri formativi e di sviluppo guidati da affermati professionisti. Al termine, la stessa Giuria selezionerà tra i finalisti tre progetti vincitori che, oltre a utilizzare liberamente il materiale filmico dell’AAAMOD e degli archivi partner, riceveranno servizi gratuiti di supporto per la realizzazione dei cortometraggi e la somma di 2.000 euro per ciascun progetto realizzato. Gli incontri formativi e di sviluppo si terranno tra Settembre e Dicembre 2021, mentre la fase realizzativa è prevista tra Febbraio e Maggio 2022.
Il bando e regolamento della sesta edizione del Premio sono pubblicati e scaricabili dal sito ufficiale www.premiozavattini.it
“Nel corso degli anni abbiamo registrato un incremento di interesse nei confronti del riutilizzo dei materiali d’archivio – ha dichiarato Antonio Medici, direttore del Premio Zavattini – che ci ha portato a selezionare sempre più richieste. Ci auguriamo che questo processo continui a stimolare la curiosità e creatività dei giovani, affinché possano sviluppare al meglio le potenzialità espressive, narrative e sperimentali del patrimonio audiovisivo custodito dagli archivi. Da parte nostra continueremo a sostenere e promuovere, attraverso rassegne dal vivo e online, i lavori realizzati dai vincitori delle scorse edizioni del Premio e quelli conservati nei giacimenti audiovisivi delle cineteche e degli archivi partner dell’iniziativa. Rappresentano tutti un prezioso strumento per esplorare ed utilizzare in modo originale la ricca eredità documentaristica, e non, del cinema italiano”.
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