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Progress for Children in the SDG Era

Il rapporto dell’UNICEF dal titolo “Progress for Children in the SDG Era” [Progressi per l’infanzia nell’era degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile] è il primo rapporto tematico che valuta i risultati compiuti finora per raggiungere quegli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (fra i 17 totali) che riguardano specificamente i bambini e i giovani.                                                                                       

Il rapporto evidenzia come ben 520 milioni di bambini vivono in paesi in cui mancano completamente i dati su almeno 2/3 degli indicatori contemplati dagli Obiettivi dedicati all’infanzia, o nei quali le statistiche esistenti sono insufficienti per valutarne i progressi.

In altri termini, tali carenze statistiche rendono questi bambini, di fatto, “invisibili”.

Anche laddove i dati sono disponibili, l’entità delle sfide rappresentate dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile è impressionante.

Secondo il rapporto, 650 milioni di bambini vivono in Stati in cui almeno due terzi degli Obiettivi non saranno raggiunti se i progressi in atto non dovessero accelerare.

In questi paesi, nel 2030 un numero di bambini ancora superiore rispetto a oggi potrebbe trovarsi ad affrontare condizioni di vita insoddisfacenti.

«Oltre metà della popolazione infantile globale vive in paesi in cui non possiamo monitorare i progressi verso gli Obiettivi, oppure in paesi in cui il monitoraggio è possibile, ma che sono in modo preoccupante lontanti dal conseguirli» sintetizza Laurence Chandy, Direttore dell’UNICEF per il dipartimento Dati, Ricerca e Politiche. «Il mondo deve rinnovare il suo impegno per raggiungere gli SDG, a cominciare dai suo impegno a misurarli.»

Il rapporto traccia i progressi in 5 aspetti dei diritti dei bambini: salute, apprendimento, protezione da violenze e sfruttamento, ambiente sicuro e uguali opportunità. Il rapporto quantifica in che misura si prevede attualmente che gli obiettivi globali non saranno raggiunti, calcolati in termini di costi umani.

Le proiezioni mostrano che tra oggi e il 2030:

  • Altri 10 milioni di bambini potrebbero morire per cause prevenibili prima di aver compiuto 5 anni;
  • 31 milioni di bambini potrebbero soffrire di malnutrizione cronica a causa di una non adeguata nutrizione;
  • 22 milioni di bambini potrebbero perdere l’istruzione prescolare;
  • 150 milioni di ragazze potrebbero sposarsi prima di aver compiuto 18 anni;
  • 670 milioni di persone, molte delle quali bambini, potrebbero non avere ancora accesso di base ad acqua potabile.

«Due anni fa, il mondo si è impegnato a seguire un’agenda ambiziosa per offrire a ogni bambino la migliore opportunità nella vita, con un’analisi di dati all’avanguardia per delineare le strade di intervento,» ha continuato Chandy. «Eppure, quel che emerge dal nostro rapporto completo sui progressi degli SDGs per i bambini è una mancanza totale di dati. Molti paesi non possiedono nemmeno le informazioni per valutare se sono sulla buona strada o no. I bambini nel mondo continuano a contare su di noi – e noi non possiamo contarli tutti.»

Il rapporto chiede un rinnovato impegno per colmare la mancanza di dati a livello globale, pur riconoscendo che lo sviluppo di istituzioni e capacità nazionali forti in materia di dati richiede tempo e investimenti.

Il rapporto individua tre principi alla base di questo lavoro:

  • Costruire misurazioni forti che rilevino l’erogazione dei servizi: in ambito sanitario, nell’istruzione, per i servizi sociali o il controllo dei confini;
  • Sforzi sistematici e coordinati per assicurare che tutti paesi abbiano una copertura minima di dati sui bambini, indipendentemente dalle loro risorse e capacità:
  • Stabilire regole condivise più forti sui dati riguardanti i bambini, che comprendano approcci comuni per misurare le minacce emergenti che i bambini devono affrontare, individuare i bambini che non sono compresi nel conteggio della popolazione e condividere dati per consentire che i bambini vulnerabili vengano identificati in modo più efficace e allo stesso tempo proteggere la privacy dei bambini.

Mentre ogni governo è in ultima analisi responsabile di raccogliere i dati che guideranno e misureranno i progressi degli Obiettivi, la comunità internazionale ha l’obbligo di collaborare con loro per assicurare che gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile vengano raggiunti.

Redazione CinqueColonne

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