La mostra ospita i lavori più recenti di Rafael Yossef Herman, artista israeliano noto per la sua capacità di indagare l’esistenza nascosta nell’oscurità della notte. Le sue installazioni fotografiche su larga scala che rappresentano il mondo notturno possono sembrare allo spettatore come la luce del giorno.
Le opere scelte per la mostra al Ludwig Musum mostrano principalmente sentieri, radure all’interno di foreste e campi fioriti. Mentre lo spettatore alltraversa le sale diversamente illuminate, può notare il confronto tra le immagini che rappresentano le foreste poste in un ambiente intensamente buio con quelle che invece mostrano campi fioriti e ampi spazi aperti e primaverili che sono collocate nella stanza illuminata.
Le foreste infatti, sono solitamente percepite come luoghi bui e ombrosi anche se la giornata è soleggiata, mentre i campi aperti sono sempre considerati chiari e illuminati. Attraverso la creazione di questa ambientazione lo spettatore è messo di fronte ai suoi stessi limiti di percezione entrando in una ’realtà altra’ e non facendo altro che essere presente. Le immagini notturne di Herman non stanno semplicemente eliminando l’’orrore’ della notte creando un’atmosfera simile alla luce del giorno ma cercano di cosruire una realtà alternativa mai vista dall’occhio umano.
Le rappresentazioni di realtà impercettibili o immaginarie nei lavori di Herman esplorano i limiti del surreale e della realtà senza tempo. In un certo senso, tendono alla virtualità. Le realtà virtuali, i giochi e le simulazioni che sono così influenti per il presente, ci permettono di spaziare e cercare in aree sconosciute all’occhio umano. Gli scatti dei paesaggi notturni di Herman non esisterebbero per il nostro sguardo. Queste strane luci nella notte possono essere così percepite solo dalla tecnologia.
Rispetto all’esperienza della luce reale del giorno, percepiamo queste, come ombre strane, chiari di luna, spettri dei colori e dettagli luccicanti molto differenti dalla luce solare. L’artista, partendo dal mistero della notte, crea una nuova realtà sottolineando il fatto che, sebbene il paesaggio notturno ci sia vicino, i suoi dettagli non possono in ogni caso essere osservati. Questi paesaggi non esistono per l’occhio umano, sono intuizioni di un’altra realtà.
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