Manca una settimana al tanto atteso musical sul ghiaccio “Romeo e Giulietta” realizzato dal produttore russo ILYA AVERBUCH all’Arena di Verona. La prima data in Europa è stata fissata per il 6 ottobre e ILYA AVERBUCH non poteva non scegliere Verona, la città dei due innamorati shakespeariani, per dare il via alla sua tournée europea. L’evento è parte del progetto culturale internazionale promosso dal governo russo, il Festival delle Stagioni Russe Italia 2018, che ha l’obiettivo di portare l’arte e la cultura russa in 40 città italiane attraverso rappresentazioni musicali, teatrali, mostre e performance.
Ed è proprio questo l’obiettivo di ILYA AVERBUCH: creare qualcosa di nuovo e diverso che stupisca e appassioni il pubblico. Per farlo ha cominciato col mettere in piedi una squadra eccezionale composta da circa 250 persone tra coreografi, ballerini, campioni mondiali dello sport, cantanti, artisti, tecnici e creativi. Il pubblico inoltre, potrà godersi lo spettacolo al ritmo delle musiche più belle di Prokofiev, Mozart, Bach, Mrndelssohn alternate da quelle del maggior compositore russo per musical, Roman Ignatiev, che delizierà il pubblico con melodie uniche ed originali.
La trama è quella tradizionale, ma è il resto a fare la differenza. Il palco dell’Arena di Verona si trasformerà in una grande pista di pattinaggio che verrà segnata dalle lame dei pattini di 6 medaglie d’oro olimpiche e 12 campioni del mondo. L’unico dei pattinatori che parlerà è il Narratore, Aleksey Tikhonov che interpreterà Lorenzo, il monaco che diede da bere la fiala a Giulietta.
Ma chi è ILYA AVERBUCH? ILYA AVERBUCH in Russia è un’istituzione. Non solo è stato campione del mondo sul ghiaccio e argento olimpico a Salt Lake City, ma ha curato e collaborato alla realizzazione di alcune delle cerimonie sportive più famose al mondo tra cui quella dei Mondiali di calcio 2018, dei Giochi Olimpici di Sochi e dei Campionati Mondiali di hockey. Il suo Romeo e Giulietta è una delle opere più imponenti e originali mai realizzate; è un mix unico tra storia e modernità. Lo stesso AVERBUCH in un’intervista alla rivista Izvestja dell’anno scorso, aveva affermato di aver subito pensato di iniziare con qualcosa di originale, e poiché tutte le sceneggiature in un certo qual modo si assomigliano, se si vuole realizzare qualcosa di sorprende, bisogna azzardare. E lui lo ha fatto. L’arena di Verona lo aspetta!
Tra qualche giorno sarà on line l’intervista al regista ILYA AVERBUCH, seguiteci.
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