Celebrata con parate militari, concerti e marce con veicoli d'epoca in tutta la Russia il 79° anniversario della Giornata della Vittoria sul nazismo
(Adnkronos) – Parate militari, concerti e marce con veicoli d’epoca in tutta la Russia in onore del 79° anniversario della Giornata della Vittoria sul nazismo nella ‘Grande Guerra Patriottica’. A Mosca, la celebrazione si apre con una parata cerimoniale sulla Piazza Rossa e l’ispezione del presidente russo Vladimir Putin in qualità di comandante in capo per la 21esima volta. Putin, spiega Sky News, si è rivolto al corteo cercando di esaltare le capacità militari del suo Paese in un discorso rivolto tanto al pubblico straniero quanto a quello nazionale.
Durante il discorso, il leader del Cremlino ha ammesso che la Russia sta attraversando un “periodo difficile” poiché “il futuro della madrepatria dipende da noi”. “Oggi, nel Giorno della Vittoria, ne siamo consapevoli in modo ancora più acuto”, ha detto prima di avvertire: “Le nostre forze strategiche sono sempre pronte al combattimento”. Il leader del Cremlino, continua Sky News, ha anche affermato che le forze nucleari russe sono sempre pronte al combattimento, rivolgendosi alle schiere di militari russi. Per il presidente, la Russia farà tutto il possibile per evitare uno scontro globale, ma non permetterà a nessuno di minacciarla.
Presenti al corteo i presidenti Alexander Lukashenko della Bielorussia, Kassym-Jomart Tokayev del Kazakistan, Emomali Rahmon del Tagikistan, Serdar Berdimuhamedow del Turkmenistan, Miguel Diaz-Canel di Cuba, Thongloun Sisoulith del Laos e Umaro Sissoco Embalo della Guinea-Bissau. “La Nato non ha intenzione di essere direttamente coinvolta nel conflitto. Noi abbiamo due compiti principali: sostenere Kiev e impedire che la guerra si estenda al di là dell’Ucraina. Il presidente Putin non credeva che avremmo fornito così tanto aiuto a Zelensky ma allo stesso tempo abbiamo anche chiarito che non invieremo truppe. L’Ucraina non ce le ha chieste, ci chiedono supporto, munizioni e artiglieria offensiva”.
A dichiararlo, in un’intervista a ‘Repubblica’, è il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg: “Non vediamo nessuno rischio imminente di qualsiasi attacco militare contro qualsiasi alleato della Nato”, spiega, sottolineando però che “è vero che la retorica nucleare russa è da incoscienti: stiamo monitorando ma non abbiamo visto alcun cambiamento nel loro atteggiamento da questo punto di vista. Mosca sa che una guerra nucleare non può essere vinta”. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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