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Sicurezza energetica in Europa: come gestire i momenti di crisi

Un nuovo quadro di norme sulle modalità per prevenire e gestire le situazioni di crisi dell’energia elettrica, nonché prepararsi a esse contribuirà a una migliore preparazione ai rischi e rafforzerà il pilastro relativo alla sicurezza energetica dell’Unione dell’energia. Il Consiglio ha approvato un accordo precedentemente raggiunto con il Parlamento europeo su un regolamento che definisce queste nuove norme.

Sicurezza energetica in Europa: una metodologia comune europea
Oggi abbiamo compiuto un altro importante passo verso il completamento dell’Unione dell’energia. Il nuovo regolamento facilita l’assistenza reciproca fra gli Stati membri in caso di crisi dell’energia elettrica. Potremo contare su una migliore preparazione e vi saranno meno interruzioni della fornitura nei periodi di punta. Sono convinta che questo accordo preparerà il terreno per una conclusione rapida e positiva dei negoziati sugli altri fascicoli del pacchetto sull’assetto del mercato dell’energia elettrica” ha dichiarato Elisabeth Köstinger, ministro federale austriaco della sostenibilità e del turismo e presidente del Consiglio.

Il sistema elettrico dell’Europa è sempre più interconnesso. Pertanto, le conseguenze di crisi dell’energia elettrica causate ad esempio da condizioni climatiche estreme, attacchi dolosi o penuria di combustibile possono travalicare facilmente le frontiere nazionali.

Nel quadro del regolamento sarà sviluppata una metodologia comune atta a individuare i rischi. La Rete europea di gestori di sistemi di trasmissione dell’energia elettrica, ENTSO-E, elaborerà scenari di crisi regionali e individuerà i rischi più rilevanti per ciascuna regione. Sulla base di questi scenari di crisi dell’energia elettrica regionali e nazionali ogni Stato membro sarà tenuto ad approntare un piano di preparazione ai rischi, comprendente misure sia nazionali che regionali.

Sicurezza energetica in Europa: cosa fare nei momenti di crisi
Uno stretto coordinamento tra Stati membri e tutti gli attori coinvolti nonché la messa a disposizione di un modello per i piani di preparazione ai rischi garantiranno la massima armonizzazione possibile della preparazione degli Stati membri. Nel contempo sarà offerta una flessibilità sufficiente per consentire agli Stati membri di tener conto delle rispettive circostanze specifiche.

Il Consiglio ha assicurato che sia concesso tempo sufficiente per l’elaborazione dei piani di preparazione ai rischi, in modo che tutti gli Stati membri possano mettere a punto piani di buona qualità. Inoltre, il Consiglio ha garantito l’introduzione di un meccanismo di assistenza tra Stati membri chiaramente definito, affinché in caso di crisi dell’energia elettrica sia possibile prestare rapidamente assistenza transfrontaliera.

Le disposizioni del regolamento relative alla cooperazione regionale non si applicheranno a Cipro, finché tale paese non è direttamente interconnesso ad alcun altro Stato membro.

Sicurezza energetica in Europa: un percorso già iniziato
La proposta della Commissione di regolamento sulla preparazione ai rischi nel settore dell’energia elettrica è stata pubblicata il 30 novembre 2016 nel quadro del pacchetto “Energia pulita”. Il Consiglio ha adottato la sua posizione il 4 dicembre 2017. I negoziati con il Parlamento europeo sono iniziati in autunno e si sono conclusi positivamente il 22 novembre 2018.

Il fascicolo sarà ora trasmesso al Parlamento europeo per l’approvazione in plenaria prima dell’adozione finale da parte del Consiglio, con ogni probabilità nella primavera del 2019. Il regolamento entrerà in vigore venti giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale.

Paolo Rogno

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