Smart Working e figli alcune semplice regole per affrontarli insieme

Come affrontare l'impegno lavorativo e quello di mamma quando si è in smartworking. Cinque semplici regole per affrontarli insieme

Una delle conseguenze del Covid-19 è stata l’accelerazione alla digitalizzazione delle aziende. Questo ha consentito di anticipare i tempi e fare in modo che le aziende studiassero rapidamente, un piano di riorganizzazione per mettere i propri dipendenti in sicurezza, lavorando comodamente da casa. Questa attività di lavoro in remoto si chiama smart working e consente di replicare i sistemi operativi che si usano in ufficio, per svolgere a pieno la propria operatività a distanza.

Insomma con lo smart working la casa si trasforma nel proprio ufficio. Questa tipologia di lavoro a distanza ha enormi vantaggi: limita gli spostamenti, garantisce la continuità delle attività produttive ed aiuta i genitori ad assistere i propri figli, che con la chiusura delle scuole sono rimasti a casa.

La convivenza smart working e figli però non è semplicissima. Lavorare in smart working non vuol dire essere in ferie, quindi anche se si è fisicamente presenti in famiglia è necessario assicurare il proprio contributo, sia in termini di produttività che di tempo dedicato, proprio come se si fosse in ufficio, con l’unica differenza che a casa ci sono mille distrazioni tra cui la gestione dei figli.

Spiegare ad un bambino che la mamma o il papà sono a casa ma sono impegnati non è semplice. Per sopravvivere a questa “convivenza forzata” è necessario osservare alcuni semplici regole.

Ecco 5 suggerimenti per gestire al meglio lo smartworking tra lavoro e figli :

CONDIVIDERE IL CONTESTO CON IL PROPRIO BAMBINO

E’ sempre utile spiegare ai bambini il contesto in cui ci si trova, una sorta di patto in cui definiamo ruoli e competenze. Raccontare quindi che anche se mamma e papà sono a casa, devono lavorare e non possono dedicargli tutto il tempo a disposizione. Chiarire la situazione non risolve la richiesta di attenzione dei propri figli, che ovviamente hanno le esigenze più disparate, ma in qualche modo anticipa il perché di un tempo limitato da condividere.

DEFINIRE SPAZI E TEMPI DI CONDIVISIONE

I bambini rimasti a casa per la chiusura delle scuole, hanno molti impegni a causa di tutti i compiti che vengono assegnati quotidianamente dalle maestre. Questo li rende occupati ma non autonomi, perché necessitano comunque di essere seguiti, soprattutto i bimbi che hanno bisogno dell’approvazione dei genitori per procedere. In questo caso definiamo i momenti in cui controllare insieme l’avanzamento dei compiti, potremmo avvalerci dell’uso di una piccola sveglia per scandire i tempi. Creategli anche un ambiente favorevole, la sua scrivania o un luogo della casa dove ogni giorno possa svolgere i propri compiti una sorta di ufficio per i piccoli.

PIANIFICARE LA GIORNATA CON UN TIMING BEN PRECISO

I bambini hanno bisogno di routine e di punti fermi.
Pianificate la giornata con i tempi di inizio e fine delle attività, potrebbe essere utile per cercare di mantenere i vecchi orari e dare continuità alle loro abitudini. I tempi di inizio potrebbero coincidere con quelli del nostro lavoro o della scuola. Questo li educa al senso di responsabilità, e li abitua ai nostri ritmi. Ad esempio la nostra pausa di 15 minuti potrebbe essere il momento in cui controllare lo stato di avanzamento dei compiti. Inoltre create una lista di attività da svolgere in solitudine durante la giornata, mentre voi siete impegnati e di attivtà in gruppo alla fine del vostro lavoro. Cosi che tutto sia già ben scandito.

UTILIZZARE TV/PC/ TABLET COME ALLEATI

L’utilizzo di tablet, pc e tv non deve essere visto come un nemico ma come un alleato. Se si usa in maniera ponderata, può essere un valido aiuto per intrattenere i bambini in sicurezza. Ci sono delle App che limitano l’uso del tablet, tanto da renderlo inattivo dopo un tempo definito da un timer. Anche la tv può venirci in soccorso, informatevi sulla programmazione televisiva per bambini, ci sono dei programmi educativi che sono ottimi babysitter virtuali.

LAVORARE SULL’ AUTONOMIA DEL BAMBINO

Questo momento dove la vostra presenza fisica, di fatto è un assenza può essere un occasione per lavorare sull’autonomia del bambino. Ad esempio gratificarlo dopo un lavoro ben svolto in autonomia e nei tempi giusti. Trovare una serie di attività come colorare, fare ricerche sul pc , disegnare o scrivere sono attività che creano indipendenza. Inoltre fare delle video chiamate con gli amichetti di classe, grazie alla complicità delle altre mamme, può avere il duplice effetto di tenerli impegnati e farli sentire meno soli.

Marianna Esposito

Bancaria di professione, giornalista pubblicista e blogger per passione. Napoletana di nascita , ma fiorentina di adozione .Scrivo dell'affascinante mondo femminile , di moda , social network ed eventi .Testarda e vulcanica , non mi fermo mai alle apparenze , in realtà non mi fermo mai nella vita.

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Marianna Esposito

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