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Social network tra noia e creatività

Social network, noia, creatività. Sembrano tre parole scollegate ma in realtà hanno un legato molto grande e forte

Social network, noia, creatività. Sembrano tre parole scollegate ma in realtà hanno un legato molto grande e forte. Un nuovo studio condotto dai ricercatori del Trinity College di Dublino ha dimostrato come i social abbiano grande vantaggi nel sconfiggere la noia ma potrebbero andare a bloccare la creatività.

Cosa sono i social network? Una domanda non così scontata

Sembrerebbe una constatazione sciocca eppure sapere, per davvero, cosa siano i social network è fondamentale per continuare a parlare dello studio inglese/irlandese. I social network sono piattaforme online che permettono agli utenti di creare un profilo personale e di connettersi con altre persone, condividendo contenuti come testi, foto, video e link. I social network sono spesso utilizzati per mantenere i contatti con amici e familiari, ma possono anche essere utilizzati per scopi professionali, come ad esempio per promuovere il proprio lavoro o per trovare opportunità di lavoro.

Esistono molti tipi di social network, ognuno con caratteristiche e funzionalità specifiche. Ad esempio, alcuni social network sono principalmente incentrati sulla condivisione di contenuti visivi, come Instagram, mentre altri sono più adatti alla condivisione di notizie e informazioni, come Twitter. Inoltre, molti social network offrono anche funzionalità di messaggistica privata, che permettono agli utenti di comunicare direttamente con gli amici e i conoscenti.

Social network, noia, creatività: lo studio

Partiamo andando a analizzare lo studio nello specifico. Lo studio del Trinity College nasce in Gran Bretagna e Irlanda fra il 2020 e il 2021 ovvero nel pieno della pandemia di Covid-19. Lo studio ha analizzato le abitudini delle persone “intervistate” ed il team di ricerca ha potuto constatare che durante i lockdown, con la sospensione delle attività lavorative e la solitudine forzata, molte persone hanno sperimentato i due livelli della noia identificati dal filosofo tedesco Martin Heidegger:

  • noia superficiale: quella più comune caratterizzata sensazione di irrequietezza che porta a cercare distrazioni temporanee dalla vita quotidiana
  • noia profonda: deriva dall’abbondanza di tempo ininterrotto trascorso in relativa solitudine e potrebbe aprire la strada a pensieri e attività più creativi

I risultati dello studio tramite le parole dei ricercatori

Quali sono stati, quindi, i risultati dello studio? I ricercato hanno fatto emergere che i social media e gli smartphone hanno un ruolo a dir poco fondamentale contro la noia superficiale. A parlare della ricerca nel dettaglio è stato il ricercatore Timothy Hill, dell’Università britannica di Bath.

La noia può sembrare un concetto estremamente negativo ma, in realtà, può essere molto positivo se alle persone viene data la possibilità di pensare senza distrazioni. Il problema che abbiamo osservato è che i social media possono alleviare la noia superficiale, ma la distrazione assorbe tempo ed energia e può impedire alle persone di progredire verso uno stato di noia profonda, nel quale potrebbero scoprire nuove passioni“.

Mario Tortoriello

Cerco di unire la passione per la scrittura e la comunicazione con l'impegno sociale ed attività nel terzo settore. In tasca la mia laurea in Scienze Politiche alla Federico II. Appassionato di fumetti, videogiochi e cinema di genere. Tifosissimo del Napoli e appassionato di calcio e sport. Cinque Colonne è per me una grande palestra per apprendere e praticare ogni giorno questo meraviglioso mestiere.

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Mario Tortoriello

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