Squid Game e le critiche di eccessiva violenza. Un binomio che spopola su internet ma che trova ben poche attinenze con la realtà
La serie del momento, Squid Game, ha avuto tanto successo quanto critiche sulla eccessiva violenza ma non è certamente il primo caso di produzione che subisce queste tipologie di attacchi.
Alla fine era un po’ il classico “segreto di Pulcinella” ma la seconda stagione di Squid Game si farà! Netflix non si sarebbe certamente fatta sfuggire l’occasione di poter “sfruttare” un successo così clamoroso. La Casa di Carta sta per terminare con la sua ultima parte in uscita a Dicembre e quindi c’è bisogno di serie così popolari per rimpiazzarla.
Squid Game, un po’ a sorpresa, potrebbe essere il candidato giusto. Gli ingredienti ci sono tutti: costumi iconici, personaggi entrati nell’immaginario collettivo, storia che (a chi di più, a chi di meno) piace ed ambientazioni fatte a regola d’arte. Se uniamo alla ottima riuscita della serie anche una sempre più dilagante popolarità della cultura coreana in occidente, ecco che il mix perfetto è servito.
Una seconda stagione osteggiata da fin troppe persone. Lo sappiamo, internet è un posto dalle dimensioni illimitate che può contenere chiunque anche chi ha deciso di intraprendere una sorta di lotta contro la serie coreana etichettandola come troppo violenta e non adatta ad un pubblico giovane. Un discorso che però non tiene conto del fatto che Squid Game mai abbia voluto essere una serie per i più piccoli essendo stata categorizzata da Netflix come vietata ai minori di 14 anni.
Il parental control sembra essere, ancora una volta, solamente una antica leggenda di età romana piuttosto che l’effettivo strumento per evitare che i propri figli più piccoli vedano determinati contenuti. Tutto questo, però, non ha fermato una serie infinta di petizioni per bloccare la produzione della serie ed addirittura la rimozione della prima stagione dal catalogo Netflix.
Eppure la ormai popolarissima serie coreana non è la prima che subisce questo genere di critiche. Proprio, che coincidenza, un’altra serie proveniente dalla Corea del Sud ha subito fortissime critiche per l’eccessiva violenza. Parliamo di Kingdom, una serie che vede la storia e il survival horror unirsi in maniera ottimale. Due stagioni per un totale di 12 episodi tutti da guardare ma ultimamente sembra proprio che la popolarità delle produzioni coreane non vada proprio a genio…
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