Specchi & Doppi

Stato di emergenza, proroga al 2022 ?

Smettiamo di farci considerare e chiamare gregge da chi non ragiona affatto in preda, quando tutto va bene, a paure o deliri di angoscia

Lo stato di emergenza sanitaria ( ma non solo) in Italia subirà una proroga fino al 2022? La questione più tempo passa, più si avvicina il 31 dicembre, termine ultimo previsto nell’ultima proroga del luglio scorso dal CdM, più diventa d’attualità sempre più scottante. La decisione sembra, in verità, già presa in senso positivo ma l’Italia è uno strano Paese.

Manco a dirlo, le opposizioni già gridano allo scandalo e al complotto; ma questa è una storia trita e ritrita ormai anche difficile da illustrare senza doversi ripetere con una monotonia davvero esasperante ed inconcludente. Perché la questione, che è basata su dati oggettivi, è assolutamente tutta politica intesa nel senso più ampio possibile del termine.

DECRETO-LEGGE 23 luglio 2021, n. 105 – art.1 comma 1

In considerazione del rischio sanitario connesso al protrarsi della diffusione degli agenti virali da COVID-19, lo stato di emergenza dichiarato con deliberazione del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020, prorogato con deliberazioni del Consiglio dei ministri del 29 luglio 2020, 7 ottobre 2020, 13 gennaio 2021 e 21 aprile 2021, e’ ulteriormente prorogato fino al 31 dicembre 2021.

Stato di emergenza si proroga al 2022, un po’ di dati

Inutile pubblicare leggi, decreti, articoli, commi e cavilli giurisprudenziali perché quello che ci vogliamo fare è un ragionamento costruttivo insieme a voi lettori. L’emergenza sanitaria alla base della necessità di emanare il decreto sopra riportato, più volte aggiornato, non è finita e non accenna a giungere al termine.

Questo è un dato di fatto tranne che non si affermi che i dati sulla Pandemia siano tutti fasulli e che si trami attivamente per la cosiddetta Dittatura Sanitaria. Qui, però, smettiamo di muoverci nel campo dei fatti e sconfiniamo in quello delle considerazioni personali e dei punti di vista, diciamo anche leciti ancorché molto fantasiosi.

dati ministero della salute Italia

Questi dati fotografano la realtà in maniera reale e prendere atto di ciò significa fare buongoverno davvero non a parole.

Stato di emergenza proroga si o proroga no?

Queste immagini fanno capire immediatamente ed inequivocabilmente che la questione sollevata sull’opportunità di prorogare lo Stato di Emergenza è solo fuffa. Fin tanto che i dati saranno questi si dovrà, malgrado tutto e purtroppo, prorogare all’infinito questo status quo.

Il problema è e resta sempre e solo uno: vaccinare tutti per uscire dall’impasse senza se e senza ma. Cavilli giuridici se ne possono trovare a decine, questo è fuori di dubbio ma Stato di Emergenza non significa Dittatura come tanti stanno cercando di far passare. L’emergenza non è inventata e pretestuosa è realissima più che mai.

Stato di Emergenza significa, inoltre, dal punto di visto della gestione della cosa pubblica, poter avere ancora i termini per dare assistenza a chi ha bisogno perché messo in ginocchio dalla Pandemia, significa anche poter mettere in atto progettualità con copertura economica certa data da questo stato di cose sia per regioni che per comuni, ad esempio.

Facciamo qualcosa e facciamolo subito

Smettiamola di abbandonare o rifuggire le discussioni con chi farnetica leggendo la realtà attraverso suggestioni e prevenzioni personalistiche. Il bene comune e la sua salvaguardia deve essere l’unico faro illuminante dell’agire politico e governativo in questo momento più che in qualsiasi altro.

Facciamo fronte comune per far mettere un freno all’irresponsabilità di no vax, no green pass, no qualsiasi cosa. Cominciamo a riaffermare il ‘Si’ di cui pare che oggi bisogna vergognarsi perché non è di moda e perché fa molto tendenza abbracciare la teoria del complotto.

Smettiamo di farci considerare e chiamare gregge da chi non ragiona affatto in preda, quando tutto va bene, a paure o deliri di angoscia e di panico riaffermiamo il diritto in maniera positiva. Pensiamo a cosa fare non a cosa distruggere!

Gianni Tortoriello

Quattro decenni e più di vita dedicati al giornalismo, ma anche alla comunicazione tout-court, passando dalla carta stampata, alla televisione, al web. Una Laurea in Scienze Politiche alla Federico II, qualche anno d'insegnamento e qualche altro da formatore. Unica fede, il Napoli. Poche certezze, tanta passione e una consapevolezza: ciò che paga è solo l'impegno costante nel realizzare i propri progetti e, perché no, i sogni. Il villaggio globale di cristallo dell'informazione e della comunicazione è, purtroppo, divenuto il luogo dove conta solo 'spararla quanto più grossa possibile!' Il sensazionalismo e l'opinionismo hanno soppiantato la notizia. Io vorrei solo continuare a fare quello che mi hanno insegnato: raccontare i fatti.

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