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The Hidden City

L’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, il Dipartimento dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, presentano The Hidden City, a Palazzo Abatellis dal 10 al 17 settembre 2018. 

Evento Collaterale di Manifesta 12, in occasione di Palermo Capitale della Cultura 2018, il progetto a cura di Cloe Piccoli, con l’artista Stefano Graziani, e il coordinamento generale di Evelina De Castro, Direttrice della Galleria Regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis, in collaborazione con tre prestigiose Istituzioni palermitane: la Scuola Politecnica dell’Università di Palermo, il Conservatorio Vincenzo Bellini e l’Accademia di Belle Arti di Palermo.

The Hidden City è un progetto diviso in tre parti – un Workshop, un Public Program e unlibro, che si ricollega alla tradizione narrativa di Palermo e a quel particolare concetto di Manifesta 12 sulla contaminazione di culture e linguaggi. E’ su questa lunghezza d’onda cheThe Hidden City intercetta il tema di Manifesta 12 entrando a Palazzo Abatellis con Cloe Piccoli e Stefano Graziani, per approfondire, svelare e raccontare la stratificazione culturale di un luogo storico e significativo della città di Palermo. L’idea è scandagliare l’identità del luogo attraverso arte, architettura, storia e storie, leggende e documenti d’archivio. Lo studio attraverserà epoche e discipline e si focalizzerà anche sulla relazione fra Palazzo Abatellis e il contesto urbano in cui si inserisce.

The Hidden City è un laboratorio, un motore di ricerca di storie nascoste, che si sviluppa in quest’antico palazzo nobiliare, trasformato in convento, e poi in Galleria Regionale della Sicilia, con un intervento museografico di Carlo Scarpa del 1953, che resta, ad oggi, uno dei più affascinati dell’architetto veneziano. Qui si lavorerà a una nuova narrazione del luogo attraverso suggestioni storiche e contemporanee, arte e architettura, fotografia e archivi. 

Il Workshop, sarà una ricerca che prende il via da dettagli e particolari del palazzo per comprendere la complessità del luogo. I 30 partecipanti, selezionati attraverso open call,  avranno libero accesso all’archivio, alla biblioteca e alle zone più nascoste del museo. Guidati dall’artista e dal curatore, svilupperanno il proprio lavoro sull’aspetto scelto, per creare una narrazione collettiva, 30 dossier d’immagini e testi visibili al pubblico domenica 16 settembre. In questo periodo la Galleria Regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis sarà regolarmente aperta al pubblico secondo i consueti orari.

Per sette giorni, da lunedì 10 a domenica 16 settembre, ogni sera al tramonto, il Public Program offrirà un incontro aperto al pubblico con ospiti internazionali: architetti, scrittori, antropologi, botanici, musicisti che esporranno la loro personale visione e lettura di un aspetto di Palazzo Abatellis e dei temi toccati da The Hidden City. Gli incontri si terranno nella magnifica sala de Il Trionfo della Morte di Palazzo Abatellis, e nella Sala delle Capriate di Palazzo Chiaramonte Steri, sede del Rettorato dell’Università degli Studi di Palermo, anch’esso connotato da un intervento di Carlo Scarpa. Fra gli ospiti: artisti come Massimo Bartolini, Simon Starling, Luca Trevisani, architetti come Emanuel Christ, Kersten Geers,  Ippolito Pestellini, Kuehn Malvezzi, Onsite Studio, storici come Paola Barbera, Maria Vittoria Capitanucci, Philippe Duboÿ, Margherita Guccione, Matteo Iannello, Giovanni Iovane, Pierfrancesco Palazzotto.

Il sabato sera sarà dedicato a un concerto di musica contemporanea nel cortile di Palazzo Abatellis, a cura del Conservatorio di Musica Vincenzo Bellini. 

Il libro, in inglese e italiano, sarà una sorta di diario o guida d’artista all’interno e ‘intorno’ a Palazzo Abatellis. L’idea è partire da questo luogo specifico per raccontare altre storie e altri luoghi ad esso collegati. Sarà un ambito narrativo in cui si confronteranno componenti storiche e leggendarie, artistiche e letterarie, cultura materiale e suggestioni evocative. Il tutto letto attraverso lo sguardo dell’artista e del curatore e di diversi autori internazionali che verranno coinvolti. 

Pippo Calaiò

Scrivere è vivere. Sintetico motto che racchiude tutta la mia vita fatta di questo mestiere del raccontare da sempre.

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Pippo Calaiò

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