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Ufficio europeo per la lotta antifrode: nuove norme e lotta contro le frodi

L'UE adotta le sue conclusioni sugli emendamenti al regolamento relativi alle indagini condotte dall'Ufficio europeo per la lotta antifrode.

L’Ue sta rafforzando il quadro giuridico per la tutela dei suoi interessi finanziari. Il Consiglio Europeo ha adottato la sua posizione in prima lettura sugli emendamenti al regolamento relativi alle indagini condotte dall’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF). L’obiettivo delle nuove norme è garantire una cooperazione senza intoppi tra l’OLAF e la Procura europea (EPPO), che dovrebbe diventare operativa all’inizio del 2021. Rafforzeranno inoltre il quadro per le indagini svolte dall’OLAF.

La posizione del Consiglio in prima lettura si basa sull’accordo raggiunto nei negoziati con il Parlamento europeo quest’estate e dovrebbe essere approvata dal Parlamento senza emendamenti nella plenaria di dicembre.

L’Ufficio europeo per la lotta antifrode è stato istituito nel 1999 per condurre indagini amministrative relative alla tutela degli interessi finanziari dell’UE. Quando incontra possibili reati penali, può presentare una raccomandazione alle autorità giudiziarie nazionali. A partire dal 2021, negli Stati membri che partecipano all’EPPO, l’OLAF riferirà tali sospetti reati all’EPPO e sosterrà le indagini EPPO su richiesta dell’EPPO. In altri Stati membri, l’OLAF proseguirà le indagini come in precedenza.

Il regolamento EPPO contiene già disposizioni per disciplinare il rapporto tra l’EPPO e l’OLAF. Si basano sui principi di stretta cooperazione, scambio di informazioni, complementarità e non duplicazione.

Le nuove norme adottate oggi dal Consiglio specificano ulteriori dettagli sulle relazioni, in particolare per quanto riguarda lo svolgimento di indagini amministrative complementari su iniziativa dell’OLAF. Tali indagini saranno possibili a determinate condizioni, a meno che l’EPPO non si oppo.

Gli emendamenti migliorano inoltre l’efficacia delle indagini dell’OLAF e chiariscono e semplificano alcune disposizioni del regolamento OLAF, senza modificare il mandato o i poteri dell’OLAF.

Alcuni dei principali miglioramenti riguardano lo svolgimento di controlli e ispezioni in loco e l’ammissibilità delle relazioni di casi dell’OLAF come prova nei procedimenti amministrativi o giudiziari. All’OLAF saranno inoltre concessi migliori diritti di accesso alle informazioni sui conti bancari in collaborazione con le autorità nazionali competenti, che possono essere fondamentali per scoprire casi di frode o irregolarità quando si tratta di flussi di denaro complessi.

Paolo Rogno

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