A pensar male si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca amava dire il buon Giulio Andreotti da navigato uomo delle istituzioni che ben conosceva scenari e dietro le quinte delle azioni governative in generale
UK: liberi tutti, questo ha deciso Boris Johnson che afferma che ormai la pandemia sta scemando in una fase endemica e quindi, sempre secondo lui, non c’è più bisogno di restrizioni. Dunque, niente più Green Pass, niente più mascherine, niente più controlli agli aeroporti e per gli altri mezzi di trasporto. Nulla non c’è più e per decreto stabilisce che tutto è finito.
In realtà i dati ci dicono che in U.K. e appena avvenuto un boom di terze dosi somministrate, che ora sono in calo, ma i dati non è che si discostino molto da quelli degli altri paesi europei. Eppure, si sa, Johnson è il padre della Brexit e deve sempre e comunque distinguersi e fare da battistrada.
Johnson, per la cronaca, è anche colui che allegramente negava il Covid-19, inizialmente, salvo poi ritrovarsi in terapia intensiva. Folgorato, quindi, sulla via di Damasco si converte alla prudenza e lancia il lockdown più o meno calibrato. Quindi apre tutto una prima volta nell’estate del 2021 ma poi deve battere in ritirata con l’arrivo della variante Delta. Un po’, come dire, ondivago nelle sue decisioni.
I grafici che pubblichiamo, per cui ringraziamo www.ourworldindata.org che li crea al termine di un lavoro quotidiano incessante che poi mette a disposizione di tutti, ci faranno capire come le considerazioni di Johnson sono più degli auspici che non una lettura oggettiva dei dati.
Un dubbio assale, non solo noi in verità ma anche molti analisti internazionali: non è che le vicissitudini che attraversano il governo hanno indotto il premier britannico a forzare un po’ la mano?
Magari per cercare di attenuare le attenzioni sempre più pressanti della stampa locale sullo scandalo che vede coinvolto proprio Downing Street 10. Ricordiamolo, il premier è nell’occhio del ciclone perché il giorno della morte del Principe Filippo il Paese era in lutto generale e li si facevano feste in giardino alla faccia di tutte le regole anti covid.
A pensar male si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca amava dire il buon Giulio Andreotti da navigato uomo delle istituzioni che ben conosceva scenari e dietro le quinte delle azioni governative in generale.
Forse il buon Boris Johnson ha ascoltato questa canzoncina di qualche anno fa e ne ha fatto il proprio inno personale perché, al di là del fatto che anche l’OMS ha lanciato delle aperture sulle previsioni di fine della pandemia, allo stato attuale un vero e proprio liberi tutti sembra quanto meno intempestivo e troppo accelerato. C’est la vie, chiediamo scusa per il francesismo che farà arrabbiare qualcuno.
Molti casi di bambini scomparsi non vengono denunciati, spesso per paura o per la mancanza… Continua a leggere
Un team multidisciplinare di ricercatori dell’INGV è riuscito a valutare la pericolosità sulla Piana Campana… Continua a leggere
Così il presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è presentata al governatore campano Vincenzo De… Continua a leggere
Coco Rocha, Burak Özdemir, Lena Situations, Alexandre Maras, Hyram, Sasha Ray tra i premiati con… Continua a leggere
Piazza della Loggia, gremita per la commemorazione della strage in cui 50 anni fa morirono… Continua a leggere
La guerra in Palestina ha aperto un dibattito che vede protagoniste molte università tra le… Continua a leggere
Questo sito utilizza cookie di profilazione tecnici e di terze parti per rendere migliore l'esperienza d'uso degli utenti. Continuando la navigazione e/o accedendo a un qualunque elemento sottostante questo banner acconsenti all'uso dei cookie. Per saperne di più, clicca su " Desidero più informazioni su Cookie e Privacy", per la Cookie Policy dove è possibile avere informazioni per negare il consenso all'installazione dei cookie e sulle nostre politiche in termini di Privacy Policy
Leggi di più