Quello che ha colpito Turchia e Siria la notte tra il 5 e il 6 febbraio scorsi è probabilmente il più grave tra gli ultimi terremoti
Gli ultimi terremoti delle notte tra il 5 e il 6 febbraio scorsi hanno colpito la regione meridionale della Turchia e quella settentrionale della Siria. Il bilancio dei morti e dei feriti è salito giorno dopo giorno fino a contare al momento oltre 9.500 vittime e 37.000 feriti complessivamente. Secondo l’OMS il bilancio definitivo potrebbe arrivare fino a 20.000 vittime. Facciamo un veloce recap su come si verificano i terremoti e come bisogna comportarsi in caso di emergenza.
I terremoti si verificano quando l’energia accumulata nella crosta terrestre viene rilasciata improvvisamente. Questo può accadere a seguito di movimenti lungo le faglie (crepe nella crosta terrestre), attività vulcanica o flessione delle placche tettoniche (le grandi piastre che compongono la crosta terrestre). La liberazione di energia si traduce in onde sismiche che si propagano attraverso la Terra causando il movimento del suolo e producendo un terremoto.
L’intensità di un terremoto viene misurata utilizzando due Scale: la Scala Richter e la Scala Mercalli. La Scala Richter misura la magnitudo del terremoto basandosi sulle oscillazioni registrate dai sismografi. La magnitudo Richter viene utilizzata per descrivere la quantità di energia liberata durante un terremoto. La Scala Mercalli invece, valuta gli effetti del terremoto sull’ambiente e sugli edifici, tenendo conto di fattori come il movimento del suolo, la distruzione degli edifici e il danno alle persone. La Scala Mercalli modificata va da I a XII.
In Italia, gli studi sui terremoti sono condotti da vari enti e istituzioni, tra cui:
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Questo ente di ricerca svolge un ruolo importante nel monitoraggio, nella prevenzione e nella ricerca sui terremoti, nonché nell’elaborazione di piani di emergenza e di informazione pubblica in caso di eventi sismici.
Il Dipartimento della Protezione Civile coordina le attività di prevenzione, soccorso e assistenza in caso di emergenze e calamità naturali, tra cui i terremoti. In caso di eventi sismici, il Dipartimento della Protezione Civile coordina le attività di soccorso, assistenza e ricostruzione, fornendo supporto ai comuni colpiti e alle persone colpite dal terremoto. Inoltre, il Dipartimento lavora per la prevenzione dei danni causati dai terremoti attraverso la promozione di politiche e pratiche di sicurezza sismica.
Quando si è sorpresi da un terremoto bisogna avere determinati comportamenti. Se si è all’aperto è consigliabile allontanarsi da edifici e linee elettriche. Tenersi lontani dalle sponde di laghi e dalle spiagge marine. Non utilizzare né il telefono né l’auto. Se si è al chiuso in un edificio i comportamenti da seguire prevedono di ripararsi sotto un tavolo o sotto l’arco di una porta situata in un muro portante. Evitare di uscire, di usare le scale o l’ascensore.
In copertina foto di Andrew Martin da Pixabay
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