La Russia decide di varare la legge marziale nei nuovi territori annessi ma cosa significa?
La Russia decide di varare la legge marziale nei nuovi territori annessi tramite il referendum (non riconosciuto dai paesi occidentali). Cosa vuol dire, però, legge marziale? Quali sono i poteri che conferiti tramite questo “sistema di governo”?
Prima di addentrarci nel provvedimento preso dal presidente russo Vladimir Putin è fondamentale spiegare cosa sia per davvero la legge marziale e quando questa “entra in gioco”. Alla domanda, quindi, cos’è la legge marziale possiamo rispondere dicendo che questa è sistema di governo in cui le leggi ordinariamente in vigore in uno Stato vengono temporaneamente sospese e i tribunali militari vengono investiti di un ampio potere giudiziario.
La seconda domanda è diretta conseguenza della prima. La legge marziale entra in vigore in casi come:
Oltre alla “creazione” dei tribunali militari speciali, la legge marziale limita (in alcuni casi sospende) alcuni dei diritti normalmente garantiti ai cittadini. Ad esempio, può limitata la durata dei processi e si prescrivono sanzioni più severe rispetto alla legge ordinaria. In alcuni Stati, la legge marziale prevede la pena di morte per alcuni crimini che le leggi ordinarie non prevedono nel proprio sistema penale.
Con due decreti distinti – annunciati durante una riunione del Consiglio di Sicurezza – Putin ha introdotto la legge marziale nelle cosiddette Repubbliche popolari di Lugansk e Donetsk e delle regioni di Zaporizhzhia e Kherson. Queste sono le regione annesse dopo il referendum non riconosciuti dalla comunità internazionale. Questo provvedimento aumenta le misure di sicurezza in tutto il Paese, soprattutto nelle sei regioni di confine con l’Ucraina, oltre alla penisola di Crimea. Il primo decreto non cambia molto la situazione sul campo mentre il secondo introduce tre diversi livelli di sicurezza in tutta la Federazione.
Come detto poca fa, infatti, se nelle nuove regioni è entrata in vigore la legge marziale, nel resto dello stato russo sono stati istituiti nei “nuovi” livelli d’allerta. Ad esempio, la capitale Mosca entra nello stato di “prontezza accresciuta” che prevede tra le altre cose “perquisizioni di veicoli e limitazioni alla circolazione“, oltre a una “maggiore sicurezza dell’ordine pubblico“.
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