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VIA I SIMBOLI LEGHISTI DALLA SCUOLA PUBBLICA!

Adro: lettera al Prefetto per chiedere il suo intervento per far togliere i simboli politici dalla scuola pubblica La scuola italiana è in un.

Adro: lettera al Prefetto per chiedere il suo intervento per far togliere i simboli politici dalla scuola pubblica

La scuola italiana è in un periodo davvero brutto. Senza stare qui a rimuginare su “riforme epocali” e una realtà, quella scolastica che, invece di lavorare per l’inclusione, esclude sempre più. Vogliamo focalizzarci sulla questione della scuola “leghista” di Adro. Sono già fioccate, da più parti, critiche sia politiche che intellettuali; chi si sta mobiitando ora è la società civile. Pubblchiamo integralmente una lettera aperta al prefetto di Brescia per chiedere la rimozione di quei simboli che nulla hanno a che fare con la scuola. Lo facciamo nella massima apertura mentale possibile al di là della condivisione di posizioni politiche o semplici impostazioni mentali, per cercare di ristabilire un minimo di dignità per la scuola in Italia. 

Egr.Sig.Prefetto di Brescia
vicarioprefetto.prefbs@pec.interno.it – Vice Prefetto Vicario

Premessa:

Facciamo riferimento a Lei quale rappresentante del Governo nella sua unità e responsabile della autorità provinciale di pubblica sicurezza e per il suo ruolo di assicurare il raccordo tra le istituzioni presenti sul territorio oltre a svolgere il delicato ed importante compito di promuovere e consolidare le sinergie presenti sul territorio a garanzia dei diritti dei cittadini.

i fatti :

Nella scuola pubblica di Adro sono presenti ben 700 simboli raffiguranti il “sole delle Alpi”.
Alle rimostranze e prese di posizione pubbliche tra cui anche quella del Ministro dell’Istruzione, il Sindaco ha replicato cosi:
“Quello non è un simbolo leghista, il sole delle Alpi è sempre stato un simbolo del paese”

Dichiarazione non rispondente alla realtà in quanto lo stemma è di altra natura come da ricerca su internet:

Stemma Comune di Adro (http://www.comuni-italiani.it/017/002/stemma.html)
Descrizione Araldica dello Stemma
Di verde, alla lettera maiuscola A, di argento, (con la sommità smussata), accompagnata da tre grappoli d’uva d’oro, con i tralci e i viticci dello stesso, due grappoli in capo, uno in punta, più grande con il pampino d’oro caricante il grappolo.
Blasonatura del Gonfalone
Drappo troncato di giallo e di bianco, riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dallo stemma comunale con la iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del Comune. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento.

Aggiungiamo inoltre che il simbolo “il sole delle alpi” è politico tanto da essere stato registrato e quindi di parte.

Nel 1999, la Editoriale Nord S.c.a.r.l., proprietaria del quotidiano La Padania, ottiene la registrazione all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi della descrizione verbale del logo: “Sole delle alpi costituito da sei (raggi) disposti all’interno di un cerchio il cui raggio fornisce la cadenzatura dell’intera costituzione. I vertici dei sei petali intersecano i vertici di un ipotetico esagono iscritto nel cerchio”. Nel 2001 viene registrato, sempre dalla stessa società, il “marchio figurativo”, cioè il simbolo vero e proprio[2] ( wikipedia)

Si evidenzia poi che in base all’Articolo 50:
Competenze del sindaco e del presidente della provincia
Il sindaco e il presidente della provincia prestano davanti al consiglio, nella seduta di insediamento, il giuramento di osservare lealmente la Costituzione italiana.
In realtà il Sindaco in oggetto ha dichiarato :
Se il capo me lo dice tolgo i soli non domani, ma ieri».
Tale dichiarazione dimostra inequivocabilmente che il Sindaco di Adro risponde al suo leader politico e non allo Stato Italiano, visto che non ha ottemperato alla richiesta del Ministro Gelmini, nonostante quanto riportato dall’articolo 50 succitato.
La prego quindi di intervenire a far rispettare le leggi dello Stato.
Distinti saluti.

Giuseppe Criseo,
responsabile circolo “Generazione Italia Somma e Malpensa”

 

Gianni Tortoriello

Quattro decenni e più di vita dedicati al giornalismo, ma anche alla comunicazione tout-court, passando dalla carta stampata, alla televisione, al web. Una Laurea in Scienze Politiche alla Federico II, qualche anno d'insegnamento e qualche altro da formatore. Unica fede, il Napoli. Poche certezze, tanta passione e una consapevolezza: ciò che paga è solo l'impegno costante nel realizzare i propri progetti e, perché no, i sogni. Il villaggio globale di cristallo dell'informazione e della comunicazione è, purtroppo, divenuto il luogo dove conta solo 'spararla quanto più grossa possibile!' Il sensazionalismo e l'opinionismo hanno soppiantato la notizia. Io vorrei solo continuare a fare quello che mi hanno insegnato: raccontare i fatti.

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Gianni Tortoriello

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