Le situazioni sanitarie di Brasile e Argentina a causa del virus Dengue sono sempre più critiche
Il virus Dengue tiene sotto scacco l’America latina. Mentre l’Argentina ha già da tempo dichiarato lo stato di emergenza nazionale per l’elevato numero di contagi, il Brasile ha appena registrato il record di contagi e decessi causati dalla febbre Dengue. La diffusione del virus dipenderebbe dal clima caldo e umido mentre in Europa si alza sempre di più il livello di allerta.
Le febbre Dengue, presente in tutta l’America centrale e meridionale, è diventata un problema di salute nazionale in Brasile. All’8 aprile 2024, infatti, il Paese contava 1.116 morti. In tutto il 2023, i morti per febbre Dengue in Brasile sono stati 1.079 mentre altri 1.807 morti sospette sono in corso di verifica.
Quanto ai contagi, nei primi tre mesi del 2024 si è arrivati a 3 milioni di casi confermati. Una cifra che supera di un milione e mezzo i casi di tutto il 2023 e di 6 volte i casi del primo trimestre 2023.
Il terzo Paese sudamericano, dopo Argentina e Brasile, colpito dal virus Dengue è il Perù. Nel febbraio 2024, il Paese ha dichiarato lo stato di emergenza in 20 regioni su 25. I casi registrati finora sono oltre 31mila di cui più di 18mila confermati. Lo scorso anno il Paese era stato il primo in Sudamerica per morti da febbre Dengue.
Perché stiamo assistendo a una tale proliferazione del virus? La causa principale sta nelle elevate temperature e nell’alto tasso di umidità. Condizioni favorevoli per lo schiudersi delle uova di zanzara Aedes aegypti, che rappresenta il principale vettore del virus.
Cosa devono aspettarsi i sudamericani nei prossimi mesi? Le autorità peruviane prevedono tempi difficili mentre il Brasile dovrebbe aver avuto il suo picco dei contagi e avviarsi verso una graduale diminuzione.
L’allerta, però, non resta isolata all’America latina e al Bangladesh (altro Paese in cui la situazione è critica) ma interessa un po’ tutto il pianeta a causa della circolazione delle persone e delle merci sempre maggiore.
In Italia l’allerta è iniziata già a febbraio con controlli più serrati agli aeroporti. A Roma, inoltre, presso l’Istituto Spallanzani, è disponibile il vaccino contro la febbre Dengue.
La Dengue si contrae attraverso la puntura della zanzara Aedes aegypti e il contagio si trasmette esclusivamente attraverso l’insetto e non da uomo a uomo. Per gli italiani, dunque, la possibilità di contagio sarà subordinata a viaggi nei Paesi dove il virus è presente in modalità epidemiche o attraverso la puntura di zanzare arrivate da noi con i trasporti.
L’Italia, come il resto dell’Europa, dovrà impegnarsi, quindi, nella disinfestazione costante. Si dovrà iniziare prima degli anni scorsi considerate le alte temperature che il nostro Paese sta già registrando. Come ha sottolineato il virologo Roberto Burioni, bisognerà cambiare approccio e considerare le zanzare non una seccatura ma un pericolo per la nostra salute.
In copertina foto di Welcome to all and thank you for your visit ! ツ da Pixabay
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