Il primo caso del virus Zika in Europa è stato confermato in Spagna. Si tratta di una donna incinta di ritorno dalla Colombia. Lo ha annunciato il Ministero della Salute spagnolo. La donna fa parte di una lista di sette casi “importati”, vale a dire di persone che hanno contratto il virus dopo il viaggio in zone a rischio. Il ministero ha aggiunto che la donna, che è sotto controllo medico, è al terzo mese di gravidanza e che il suo caso “non è grave”.
Trasmesso dalla zanzara tigre come il Chikungunya, ma anche, più raramente, per via sessuale , il virus Zika provoca sintomi ed eruzioni cutanee. Non c’è cura e vaccino contro questa malattia. Nelle donne in gravidanza, può essere trasmesso al feto, causando difetti congeniti.
I paesi più colpiti sono in Sud America e nei Caraibi, principalmente Brasile e Colombia. Il primo febbraio 2016 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) aveva dichiarato che il virus è ora un’emergenza globale. Ecco le ultime cifre del report comunicato dalla Colombia, che informa di 20.297 casi confermati della malattia nel paese sudamericano, tra cui ci sono 2.116 donne incinte. Queste cifre lo rendono il secondo paese più colpito dopo il Brasile. Inoltre secondo gli esperti dell’Oms sono tra i tre e i quattro milioni le persone che potrebbero essere contagiate. L’Oms aveva avvertito giovedì 28 gennaio che il contagio del virus è ‘esplosivo’ e 4 milioni di persone potrebbero contrarlo nel solo continente americano. Secondo il ministero della Salute italiano, il virus Zika non deve preoccupare l’Italia. Intanto il 4 febbraio un’azienda indiana ha annunciato che potrebbe presto commercializzare il primo vaccino contro il virus Zika.
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