Il rapporto UE-Australia è radicato nei comuni interessi, valori e il patrimonio. Ora si è concordato che il recente Accordo di Partecipazione UE-Australia è un proficuo quadro sulla gestione delle crisi e una componente importante delle rapporti in termini di sicurezza e di difesa.
Donald Tusk dichiara che ” Abbiamo deciso di iniziare i lavori per l’avvio di negoziati per un accordo di libero scambio. Noi crediamo che un accordo di libero scambio sosterrà la crescita sostenibile e gli investimenti, potrà aprire nuove opportunità commerciali e promuovere l’innovazione e l’occupazione in Australia e l’Unione europea“.
Aggiungendo poi che “Cercheremo di raggiungere un risultato globale ed equilibrato che liberalizza gli scambi, favorisce i flussi di investimenti produttivi e migliora il contesto normativo per le imprese. Abbiamo convenuto che le discussioni per definire il campo di applicazione e l’approccio ai negoziati dovrebbero iniziare il più presto possibile. In parallelo, abbiamo deciso di prendere misure per chiedere l’autorizzazione necessaria per i negoziati sulla base di un scoping di successo. Abbiamo annunciato l’istituzione della UE-Australia, Leadership Forum per il 2016 ” .
Resta molto alta l’attenzione sulle questioni “calde” a livello internazionale che gli ultimi avvenimenti di Parigi hanno drammaticamente riproposto in maniera deflagrante.
Tusk, quindi ha voluto rimanrcare che ” La situazione in Siria e Iraq rimane di grande preoccupazione. Abbiamo deciso di intensificare la nostra cooperazione per affrontare la deterioramento della situazione umanitaria, per contrastare ISIL / Da’esh, e per rispondere alla sfida di combattenti terroristiche straniere. Abbiamo confermato il nostro pieno sostegno a una soluzione politica del conflitto in Siria e per l’avvio di un dialogo inclusivo siriana. Abbiamo ribadito l’importanza dei partiti in Libia concordare rapidamente su un Governo di Accordo Nazionale. Abbiamo RICONOSCIUTI le difficoltà incontrate dal governo di unità nazionale in Afghanistan, ha accolto con favore i progressi compiuti e Ürgédi il governo a continuare il suo programma di riforme. Abbiamo confermato il nostro continuo sostegno per risolvere il conflitto in Ucraina orientale e concordato che le sanzioni contro la Russia intraprese in risposta a questo conflitto sono chiaramente legate alla piena attuazione degli accordi di Minsk”.
Ultimo argomento trattato quello dell’abiente e dell’imminente vertice proprio a Parigi:
“Abbiamo riaffermato il nostro impegno comune per garantire un accordo sui cambiamenti climatici legalmente vincolante applicabile a tutte le parti in cop21 a Parigi. Deve Stabilire e piattaforma resistente per limitare l’aumento della temperatura globale al di sotto dei 2 ° C, anche attraverso un obiettivo a lungo termine, responsabilità e trasparenza dei contributi, e consentendo il rafforzamento di ambizione nel corso del tempo “