I bambini – i cui genitori sono morti nei devastanti terremoti che hanno colpito l’Afghanistan, un mese fa – sono stati accolti dai loro parenti, la cui sopravvivenza dipende dagli aiuti umanitari e che nei prossimi mesi, con l’arrivo dell’inverno, vedranno aumentare i loro bisogni, secondo quanto riferito da Save the Children. I terremoti – il più forte dei quali si è verificato il 31 agosto – hanno causato la morte di circa 2 mila persone e distrutto più di 8 mila case nell’Afghanistan orientale, costringendo bambini e famiglie a rifugiarsi nelle tende, nei campi profughi o nei villaggi in rovina.
Afghanistan: Save the Children sul terremoto
I terremoti hanno anche decimato i mezzi di sussistenza, poiché la maggior parte delle persone in questi villaggi rurali remoti dipende dall’allevamento e dall’agricoltura per il proprio reddito. Quasi 400 mila persone, tra cui oltre 250 mila bambini, hanno bisogno di sostegno alimentare e agricolo, poiché il bestiame è morto e i terreni sono danneggiati.
Secondo l’UNICEF, 271 bambini sono rimasti orfani. Migliaia di altri hanno perso i propri parenti nel terremoto e Save the Children, attraverso i suoi centri di assistenza all’infanzia, sta aiutando 30 bambini che hanno perso i propri caregiver primari a causa del terremoto di magnitudo 6.0.
Centri di assistenza all’infanzia
Ogni giorno arrivano circa 200 bambini. I centri di assistenza all’infanzia, che fanno parte della risposta all’emergenza, forniscono servizi che includono sostegno psicosociale, promozione dell’igiene e orientamento, ad esempio su come evitare la separazione dai caregiver con così tante persone che vivono nei campi. I bambini ricevono anche pasti in uno spazio sicuro e sono indirizzati ai servizi di nutrizione e assistenza sanitaria della clinica vicina di Save the Children.
Le azioni di Save the Children sul territorio
Save the Children opera nelle province colpite ed è stata tra le prime organizzazioni internazionali ad arrivare sul posto a Kunar, dove si è verificata la maggior parte delle quasi 2 mila vittime accertate. L’organizzazione umanitaria e per i diritti dei bambini fornisce assistenza sanitaria, servizi idrici e igienico-sanitari, kit per la casa, per neonati e per l’igiene, assistenza in denaro e sostegno ai bambini attraverso centri di assistenza all’infanzia nelle zone colpite dal terremoto.
Save the Children opera in Afghanistan dal 1976, anche durante i periodi di conflitto e di calamità naturali. L’Organizzazione ha programmi in 9 province e collabora con partner in altre 11 province. Fornisce servizi che spaziano dalla salute, all’alimentazione, all’istruzione, alla protezione dei bambini, all’alloggio, all’acqua, ai servizi igienico-sanitari, all’igiene e ai mezzi di sussistenza.
























