Mondi

Diplomazia climatica: accelerare l’attuazione dei risultati della COP 26 di Glasgow

Nelle sue conclusioni il Consiglio riconosce che gli effetti diretti e indiretti dei cambiamenti climatici

Il Consiglio ha approvato le conclusioni dal titolo “La diplomazia climatica dell’UE: accelerare l’attuazione dei risultati di Glasgow” in cui si sottolinea l’importanza cruciale della diplomazia climatica e della sensibilizzazione dei paesi terzi da parte dell’UE al fine di accelerare l’attuazione dei risultati della COP 26 nel 2022.

Le conclusioni stabiliscono che l’UE e i suoi Stati membri, nell’ambito di un approccio Team Europa congiunto, dialogheranno con i partner di tutto il mondo per fronteggiare le sfide connesse a tale attuazione e lavoreranno attivamente alle varie iniziative e inviti settoriali della COP 26.

Indirizzi

Nelle sue conclusioni il Consiglio riconosce che gli effetti diretti e indiretti dei cambiamenti climatici, della perdita di biodiversità e del degrado ambientale rappresentano rischi per la realizzazione dei diritti umani e la sicurezza umana e degli Stati.

Compromettono la pace e la stabilità globali e spesso accelerano o aggravano le vulnerabilità e l’instabilità esistenti. In tale contesto, il Consiglio accoglie con favore la maggiore attenzione prestata dalle Nazioni Unite al nesso tra clima, pace e sicurezza, ma ribadisce anche la necessità di integrare in modo sistematico i diritti umani nell’azione per il clima e nella diplomazia energetica.

Diplomazia climatica

Il Consiglio sottolinea inoltre che la mancanza di finanziamenti su scala adeguata per transizioni energetiche resilienti e giuste nei paesi a medio e basso reddito rimane un ostacolo allo sviluppo verde e sostenibile.

Pertanto, l’UE continuerà a fornire ai partner per lo sviluppo un’offerta sostenibile, verde e positiva di infrastrutture affidabili e resilienti ai cambiamenti climatici nel settore dell’energiadei trasporti e del digitale.

Al tempo stesso, l’UE invita gli altri paesi sviluppati a rispettare l’impegno collettivo a mobilitare 100 miliardi di USD nel 2022 e le banche multilaterali di sviluppo e le istituzioni finanziarie internazionali a svolgere un ruolo di catalizzatore nella mobilitazione del settore privato e nello spostamento dei flussi di finanziamento globali verso investimenti sostenibili e verdi.

Paolo Rogno

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