Un politico di lungo corso qualche anno fa disse che pagare le tasse doveva far felici i cittadini. In realtà non tutti la pensano proprio così, anzi alcuni dissentono molto altri scelgono di non pagare.
Una storia curiosa arriva dalla Francia dove un uomo, stanco dei continui aumenti di tasse a cui si riteneva ingiustamente sottoposto ha deciso sì di pagare ma di farlo a modo suo. Si è presentanto all’ufficio delle imposte con un bel sacco e il classico porcellino rosa contente la bellezza di trenta chili di monetine corrispondenti alla somma che doveva pagare.
Tutte monete da uno, due, cinque centesimi di euro fino a completare la cifra di 207 €. Ha dichiarato di essersi fatto cambiare la somma in banca da un amico perchè aveva la ferma volontà di esplicitare così la sua protesta. Come dire, volete i soldi? Va bene eccoveli in moneta sonante e ora contateli uno per uno!
L’uomo rivendica fortemente il suo disappunto contro chi (lo Stato) lo considera solo un limone da spremere fino all’ultimo centesimo. “Non mi importa di pagare le tasse”, ha affermato. “Quello che penso è che è ingiusto che devo pagare così tanto. Non sono una cassa.” Si pensi che per non sforare sui tempi di pagamento ed assolvere al suo dovere di cittadino l’uomo è stato costretto a vendere persino la sua auto.
Alla fine c’è voluto un intero pomeriggio agli impiegati per contare tutte le monetine e controllare che fossero prorprio l’esatto importo da pagare.
Singolare e simpatica questa protesta, non c’è che dire.