La stagione è lunga ma errori come quelli del GP di Monaco 2022 sono davvero difficili da dimenticare
La stagione è lunga ma errori come quelli del GP di Monaco 2022 sono davvero difficili da dimenticare. Leclerc dopo la fantastica pole di sabato conclude la gara in quarta posizione causa alcuni errori strategici che lo penalizzano. Verstappen, in difficoltà per tutto il weekend, trova un’insperato allungo in classifica.
È il Gran Premio più glamour del campionato. Più di 1000 GP sono stati corsi tra le strade cittadine del principato di Monaco ed anche quest’anno la Formula 1 ha fatto tappa per una prova del mondiale. Si arrivava qui con un Verstappen fresco leader del mondiale dopo la vittoria in Spagna causa ritiro per problemi meccanici di Leclerc su Ferrari che stava dominando il GP spangnolo.
Tra prova libere e qualifiche del sabato la Ferrari si dimostra la vettura da battere. Leclerc e Sainz fanno registrare ottimi tempi che permettono loro di partire in prima e seconda posizione per la gara della domenica. In un circuito storicamente proibitivo per i sorpassi c’è solo una variabile in grado di cambiare: la pioggia.
Era dal 2016 che il GP di Monaco non si svolgeva sotto la pioggia e sette anni dopo, ecco che l’acqua si materializza sulle strade del principato. La procedura di partenza viene ritardata costringendo le vetture di F1 a montare le gomme da bagnato “azzurre”. La direzione gara fa partire la gara dietro la Safety Car e scacciando via il pericolo di una SPA 2021 2.0.
Nonostante le tante difficoltà iniziali, Leclerc e Sainz guidano senza grosse difficoltà il gruppo. Giro dopo giro, però, la pista si è andata ad asciugare quindi le gomme da bagnato non sarebbero state abbastanza performanti da poter chiudere in testa il GP.
Inizia, quindi, la girandola delle entrate ai box dove le strategie si sono divise:
Cosa fa la Ferrari? Decide di optare con Leclerc per le intermedie che rientrando perde la testa della corsa a favore di Sergio Perez. Anche il messicano delle RedBull era passato alle gomme “verdi”, quindi, Ferrari non era finita. Leclerc aveva altre carte da giocare ma il primo errore era stato fatto. Intanto Sainz, ancora con gomme da bagnato, era in testa al GP optando per la strategia di passare direttamente alle gomme da asciutto.
Sono questi i momenti in cui succede il “patatrac”. Sainz, per preservare la sua leadership nella corsa decide (in accordo col proprio muretto) di non rientrare ai box nel giro in cui gli era stato comunicato. Il suo pit stop arriva diversi giri dopo ma il disastro è un altro. A Leclerc viene comunicato di rientrare ai box ma nel momento in cui entra nella pitlane gli viene intimato di restare fuori, cosa impossibile perché ormai troppo tardi.
La rabbia del monegasco è enorme visto che si ritrova dietro Sainz ad attendere il suo pitstop mentre nel frattempo la sua seconda posizione diventa quarta, un disastro. Gara rovinata per Leclerc che chiude addirittura fuori dal podio nonostante la sua pole position del sabato.
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