Categorie: Fatti

IN GRAN BRETAGNA VIENE ISTITUITO UN REGISTRO DELLE OPERAZIONI ESTETICHE

Dopo gli scandali delle protesi, su tutte le PIP e le Depuy, lo “Sportello dei Diritti” invoca la creazione di un analogo registro anche in.

Dopo gli scandali delle protesi, su tutte le PIP e le Depuy, lo “Sportello dei Diritti” invoca la creazione di un analogo registro anche in Italia esteso a tutti i tipi d’impianti

Il governo britannico ha annunciato che verrà creato un registro nazionale degli impianti di protesi al seno per prevenire il ripetersi dello scandalo della società francese PIP, che ha venduto per anni protesi difettose. Lo ha comunicato direttamente il Segretario di stato alla salute del Regno Unito, Dan Poulter, che ha sottolineato come “Per troppo tempo, qualsiasi regolamento era completamente assente nel settore estetico e ci sono troppe storie di donne che hanno avuto la loro vita distrutta da aziende o disonesti operatori cosmetici”. “Ciò deve cambiare, è per questo che stiamo compiendo passi importanti per sopprimere i Cowboys dell’estetica,” ha aggiunto. “Per la prima volta, sarà data appropriata formazione ai chirurghi plastici e si istituirà un registro degli impianti che sarà possibile monitorare meglio la qualità delle protesi mammarie e, se necessario, agire più rapidamente per proteggere le donne”, ha dettagliato, specificando che il registro di sistema sarebbe stato testato dal mese prossimo. Il tipo di impianto mammario sarà elencato nello stesso modo come già viene effettuato in quel paese con le protesi dell’anca o del ginocchio. Il Dipartimento britannico della salute ha accolto la maggior parte delle raccomandazioni di uno studio condotto dal direttore medico del SSN, servizio sanitario pubblico del paese, dopo la scoperta dello scandalo delle protesi difettose di PIP. Come abbiamo più volte evidenziato, infatti, ad un numero impressionante di donne nel mondo, più di 300.000, tra cui diverse migliaia in Italia, sarebbero state innestate protesi PIP. La giustizia francese ha contato più di 7.000 vittime dichiarate delle protesi difettose, di cui circa un terzo straniere. Nel Regno Unito, il numero di cliniche private non aveva nessun registro delle operazioni, non consentendo alle donne di essere in grado di sapere se portavano un impianto di PIP. All’inizio di dicembre, il fondatore della PIP, Jean-Claude Mas è stato condannato a quattro anni di carcere e 75.000 euro di multa da un tribunale francese per frode sul gel al silicone. È stato anche condannato a pagare i danni che vanno da 6.000 a 13.000 euro per la maggior parte dei 7.113 denuncianti. La decisione del governo britannico è stato accolto positivamente dal Presidente dell’associazione britannica dei chirurghi plastici, Rajiv Grover. “Un registro completo e centralizzato è atteso da tempo ed è essenziale per la sicurezza dei pazienti”, “ma deve essere reso obbligatorio perché altrimenti è uno spreco di tempo,” ha detto. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” – che da anni è in prima fila nella battaglia contro queste forme di malasanità, difendendo a livello nazionale con la sua rete decine e decine di pazienti vittime di tali nefaste operazioni a partire da quelle delle protesi PIP -  una decisione che dovrebbe essere replicata urgentemente anche in Italia, estendendo l’obbligo di registrazione a tutti i tipi d’impianti e non solo a quelli di chirurgia estetica.

Gianni Tortoriello

Quattro decenni e più di vita dedicati al giornalismo, ma anche alla comunicazione tout-court, passando dalla carta stampata, alla televisione, al web. Una Laurea in Scienze Politiche alla Federico II, qualche anno d'insegnamento e qualche altro da formatore. Unica fede, il Napoli. Poche certezze, tanta passione e una consapevolezza: ciò che paga è solo l'impegno costante nel realizzare i propri progetti e, perché no, i sogni. Il villaggio globale di cristallo dell'informazione e della comunicazione è, purtroppo, divenuto il luogo dove conta solo 'spararla quanto più grossa possibile!' Il sensazionalismo e l'opinionismo hanno soppiantato la notizia. Io vorrei solo continuare a fare quello che mi hanno insegnato: raccontare i fatti.

Condividi
Pubblicato da
Gianni Tortoriello

Articoli Recenti

Giocatori musulmani nel mondo dello sport: talento e diversità

Con il loro impegno, talento e diversità, i giocatori musulmani incarnano i valori universali dello… Continua a leggere

29 Aprile 2024

ReNAgade Therapeutics conferma il proprio impegno verso GanNA Bio e la biologia dei glicani

Ulteriori investimenti consolidano la piattaforma di somministrazione di ReNAgade con l'esclusiva piattaforma di coniugazione basata… Continua a leggere

29 Aprile 2024

Legge sull’oblio oncologico: le novità

Passo in avanti per la legge sull'oblio oncologico con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della… Continua a leggere

29 Aprile 2024

Franco Di Mare e l’annuncio da Fabio Fazio: “Ho un tumore cattivo”

Franco Di Mare, giornalista della Rai, a Che tempo che fa parla della sua malattia Continua a leggere

28 Aprile 2024

La maschera del diavolo di Antonella Fiaschi

L’avvocata Caterina Novelli alle prese con un nuovo e intricato caso nella “maschera del diavolo”,… Continua a leggere

28 Aprile 2024

Politica spagnola: il paese attende le scelte di Pedro Sánchez

La politica spagnola è in attesa ansiosa della decisione di Pedro Sánchez, il capo del… Continua a leggere

28 Aprile 2024

Questo sito utilizza cookie di profilazione tecnici e di terze parti per rendere migliore l'esperienza d'uso degli utenti. Continuando la navigazione e/o accedendo a un qualunque elemento sottostante questo banner acconsenti all'uso dei cookie. Per saperne di più, clicca su " Desidero più informazioni su Cookie e Privacy", per la Cookie Policy dove è possibile avere informazioni per negare il consenso all'installazione dei cookie e sulle nostre politiche in termini di Privacy Policy

Leggi di più