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Joint Permanent Committee Remesa

Si è aperto, sotto la presidenza italiana, presso l’Hotel Royal Continental di Napoli, il 14esimo Joint Permanent Committee Remesa (Rèseau Mediterranèen de Santè Animale). Il tavolo tecnico è stato organizzato dal Ministero della Salute e dal Segretariato Oie-Fao Remesa, con il supporto dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno.

Hanno preso parte ai lavori, presieduti da Romano Marabelli, presidente di Remesa Italia, il direttore generale dell’IZSM, Antonio Limone e i Capi Servizi veterinari di 15 Paesi dell’area mediterranea: 6 del Nord dell’Africa (Algeria, Egitto, Libia, Marocco, Mauritania e Tunisia), 2 del Medio Oriente (Giordania e Libano) e 7 del Sud dell’Europa (Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Malta e Cipro). Presenti al tavolo tecnico, inoltre, i rappresentanti dell’Organizzazione mondiale della sanità animale (OIE), dell’Organizzazione delle Nazioni unite per l’alimentazione e l’Agricoltura (FAO) e dell’Unione Europea.

L’obiettivo del Remesa è l’implementazione della cooperazione tra i Paesi del Nord e del Sud del Mediterraneo per migliorare la lotta alle principali malattie transfrontaliere, la sorveglianza epidemiologica e la diagnosi precoce, attraverso la creazione di un forte sistema di protezione per evitare l’introduzione di patologie quali Afta epizootica, Influenza aviaria, Rift Valley fever, Lumpy skin disease in paesi che ne sono esenti. 

Nel corso della prima giornata si è discusso delle principali patologie che colpiscono gli animali e delle zoonosi e si è fatto il punto della situazione nel bacino del Mediterraneo.

Nel corso della giornata giornata conclusiva dei lavori, sarà presentato il Trade Facilitation Agreement e si discuterà dell’import/export di animali e prodotti. Inoltre, saranno presentati il piano di azione della Fao per combattere la resistenza antimicrobica e le linee guida dell’Oie alla resistenza antimicrobica

L’evento è stato possibile con il supporto dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno che potrà collaborare, assieme alla rete degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, con i Paesi dell’area mediterranea sia in tema di formazione del personale che nelle attività di prevenzione e diagnosi delle malattie.

Redazione CinqueColonne

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