“Nesis” con questo nome è stato battezzato il primo gozzo elettrico, realizzato interamente nelle due città di mare della Campania: Napoli e Salerno.
Sette metri e cinquanta di lunghezza, spinto da un motore da undici Kilowatt di potenza prodotto dall’olandese Vetus, azienda leader mondiale ed alimentato da un sostanzioso pacco batterie realizzato alle porte di Napoli nei laboratori della Green Battery di Agnano che garantisce quasi quaranta ore di navigazione.
La storia di Nesis
Il tutto nasceva nel 2022 subito dopo la pandemia, a tavola, durante un pranzo tra amici: l’ex skipper dell’imbarcazione del calciatore del Napoli Ezequiel Lavezzi e le “mamme” di Nesis: Debora Ventriglia e Paolina Smialowska, quest’ultima con una lunga carriera in mare come skipper.
La chiacchierata servì ad aprire un mondo nuovo, quello della mobilità elettrica marittima e fu proprio un viaggio a Venezia che ispirò Debora e Paolina. In quel periodo infatti, nei canali Veneziani, navigavano due imbarcazioni totalmente elettriche.
Fu allora che Debora e Paolina decisero di “imbarcarsi” in questa ambiziosa avventura: realizzare un gozzo elettrico, affidando tutta la progettazione al cantiere nautico salernitano Hi Tech che nel corso di tanti anni aveva già progettato e realizzato oltre mille gozzi che ancora oggi solcano le onde dei mari di mezzo mondo.
L’opportunità di finanziamento con “Resto al Sud”
La realizzazione del progetto è stata possibile grazie al finanziamento “Resto Al Sud”. L’azienda totalmente al femminile, a breve metterà in acqua altri quattro gozzi.
Oggi Nesis naviga nelle acque del Golfo Di Napoli, tra Castel Dell’Ovo, Mergellina e l’Isola di Nisida, infatti gode di una speciale autorizzazione per navigare nell’area protetta di Nisida e della Gaiola.
Tutti i giorni porta a “passeggio” turisti e napoletani che sono desiderosi di rilassarsi ascoltando solo il vento e le carezze tra Nesis e le onde del mare.