È tempo di tornare alla luce. Con l’arrivo imminente della primavera e le giornate che si allungano, l’ora legale dà il suo contributo spostando le lancette avanti di un’ora. Il cambio orario avverrà nella notte tra il 29 e il 30 marzo e sarà poi ripristinato nell’ultimo fine settimana di ottobre. Durante la Prima Guerra Mondiale, l’adozione dell’ora legale rispondeva all’esigenza di risparmiare energia, sfruttando più ore di luce nelle ore serali. Dopo una breve sperimentazione, l’iniziativa venne accantonata, per poi essere ripresa con l’inizio della Seconda Guerra Mondiale.
Ora legale 2025: il risparmio
Oggi, il calcolo del risparmio energetico dovuto all’ora legale è affidato a Terna, che stima un risparmio di circa 90 milioni di euro per l’Italia nel 2024, grazie a una riduzione del consumo di energia elettrica di circa 370 milioni di kWh nei sette mesi di applicazione.
Abolirla?
Da tempo, in Europa si discute della possibile abolizione del cambio dell’ora. Un sondaggio condotto a livello UE ha rivelato che l’80% degli intervistati è favorevole a questa modifica. La questione è stata portata all’attenzione dell’Unione Europea in seguito alle pressioni del governo tedesco, e inizialmente si prevedeva di eliminare il cambio dell’ora entro il 2020.
Come fare?
Tuttavia, affinché l’abolizione diventi effettiva, è necessario l’accordo di tutti gli Stati membri. Resta inoltre da decidere se adottare in modo permanente l’ora legale o quella solare, una scelta che dipende dagli interessi e dalle specificità geografiche di ciascun Paese.
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