Occorrono occhi diversi, un buon narratore, e la volontà di farsi guidare dalla curiosità, dall’improvvisazione, dalla sorpresa.e pure dalla gola.Ernesto Nocera, che si presenta come due volte napoletano per essere nato dentro le mura aragonesi, ne ha fatto una filosofia con uno slogan fra il napoletano ed il greco: “Père catapère”, un piede dopo l’altro. Un vagabondaggio guidato da fantasia, gola, curiosità che – francamente – nessuna altra città del mondo è in grado di offrire.
Ernesto Nocera – Maestro di vita, uomo degno di stima per la sua immensa preparazione definito dagli amici “Tuttologo”, Nocera è capace di discorrere di qualunque cosa e con chiunque conquistando tutte le fasce di età.
“Il comandante del fiume” presentazione e dibattito con la scrittrice Ubah Cristina Ali Farah edizioni 66thand2na.
2005, Roma, lungotevere. Il diciottenne Yabar si trascina verso l’ospedale Fatebenefratelli con un occhio sanguinante. Yabar è appena stato bocciato e ha litigato con Sissi, la sua migliore amica. Chiuso in sé stesso, solo grazie alla pazienza di zia Rosa, comincia un lungo racconto fatto di sfoghi e domande, in cui ripercorre tutta la sua vita: la fuga dalla Somalia prima della guerra civile, il collegio, il suo essere nero, i problemi con la madre che lo vuole mandare a Londra dalla zia e che lo ha tenuto lontano dal padre, accusato di omicidio e scomparso nel 1992. C’è un tempo per conoscere certe verità, c’è una Somalia dell’anima, e non importa se suo padre è o meno un eroe perché Yabar imparerà da solo a distinguere il bene dal male, come il comandante del fiume che, su mandato dei saggi del villaggio, ci protegge dai coccodrilli.
Ubah Cristina Ali Farah – Scrittrice e poetessa di padre somalo e madre italiana, Ubah Cristina Ali Farah è nata a Verona e cresciuta a Mogadiscio dall’età di tre anni fino al 1991, quando, a seguito alla scoppio della guerra civile in Somalia, si è trasferita all’inizio in Ungheria e poi in Italia. Ali Farah collabora con varie testate, tra cui «Internazionale», «la Repubblica», «Giudizio Universale». Il suo romanzo d’esordio, Madre piccola (Frassinelli) – sviluppato da un racconto vincitore del concorso Lingua madre al Salone Internazionale di Torino – si è aggiudicato nel 2008 il premio Elio Vittorini.