Oggi nella suggestiva cornice del Complesso universitario dei Santi Marcellino e Festo, è ritornato il tradizionale appuntamento dedicato a chi voglia avvicinarsi al mondo della Natura e a coloro che ne sono appassionati da sempre.
Una rassegna molto articolata grazie alla preziosa collaborazione degli espositori, con i loro minerali, fossili, animali, conchiglie, piante, libri di editoria naturalistica, di importanti personalità del mondo della ricerca e divulgazione, delle Associazioni naturalistiche e studentesche, dei ricercatori dell’Osservatorio Astronomico, nonché dell’impegno di tutto il personale del Centro Musei.
Una proposta ricca di opportunità dove si sono alternate passeggiate fra gli stands, alla ricerca dell’oggetto della natura da portarsi a casa, conferenze, esposizioni temporanee, laboratori didattici, osservazioni al telescopio e tanto altro ancora.
Nell’ambito delle conferenze anche quest’anno si è rinnovato l’incontro con Alberto Angela che, ieri, ha condotto i visitatori alla scoperta delle meraviglie e dei segreti di san Pietro e oggi è stato Flavio Bacchia ad affascinare grandi e piccini raccontando la storia dei Dinosauri del Villaggio del Pescatore.
Il Museo di Paleontologia ha accollto i partecipanti alla manifestazione mostrando i suoi straordinari reperti che faranno da corona a tre esposizioni allestite per l’occasione: C’era una volta in Nord America…… prima dei Dinosauri; La collezione di Cipree del Museo Zoologico; L’affascinante mondo dei minerali: nuove acquisizioni al Real Museo Mineralogico
Non sono mancate le postazioni per l’appuntamento con i visitatori più giovani trasformati in piccoli scienziati per scoprire le meraviglie della mineralogia, zoologia, antropologia, paleontologia e fisica, con l’ausilio degli operatori didattici dell’Associazione Naturalia.
I visitatori più grandi hanno potuto partecipare all’esperienza didattica “La Terra é….” proposta dall’ Associazione studentesca di Scienze Geologiche.
Grandi e piccoli, grazie alla consolidata collaborazione dei ricercatori dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte, si sono potuti “avvicinare” al Sole partecipando a Osservando in alto… assistendo ad una dimostrazione pratica su come un pietra dura si può trasformare in gemma.