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Sahel: le nuove misure UE

L’UE sostiene gli sforzi dei paesi del G5 Sahel nella lotta contro il terrorismo, la criminalità organizzata e qualsiasi altra minaccia alla pace e alla sicurezza. Intende potenziare il proprio approccio regionale nel Sahel al fine di sostenere la cooperazione transfrontaliera e le strutture di cooperazione regionale e, in questo contesto, rafforzare le capacità nazionali dei paesi del G5 Sahel. La stabilità nella regione del Sahel è inoltre cruciale per la sicurezza europea.

Sahel: le missioni UE
Il Consiglio Europeo ha deciso di rendere maggiormente efficaci, a livello regionale, le attività delle missioni di politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC) dell’UE nel Sahel, EUCAP Sahel Mali, EUCAP Sahel Niger e EUTM Mali, approvando un concetto operativo congiunto civile-militare sulla regionalizzazione dell’azione PSDC nel Sahel. Ciò implica che il processo di regionalizzazione entrerà adesso nella seconda fase.

La prima fase della regionalizzazione delle missioni PSDC nel Sahel è stata approvata dal Consiglio il 20 giugno 2017. Essa prevedeva l’istituzione di una cellula di coordinamento regionale (RCC) all’interno di una delle missioni civili dell’UE, EUCAP Sahel Mali. La cellula di coordinamento regionale comprendeva una rete di esperti in materia di sicurezza interna e di difesa dispiegati nel Mali ma anche nelle delegazioni dell’UE in altri paesi del G5 Sahel (Mauritania, Burkina Faso, Niger e Ciad).

Sahel: la cellula di coordinamento regionale
Nella seconda fase, approvata oggi dal Consiglio:

– la cellula di coordinamento regionale avrà una nuova denominazione: cellula consultiva e di coordinamento regionale (RACC), e sarà rafforzata. La struttura di comando e controllo sarà spostata da Bamako a Nouakchott e la sua rete di esperti in materia di sicurezza interna e di difesa, con sede presso le delegazioni dell’UE in cinque paesi, sarà ampliata. La RACC sosterrà, tramite consulenze strategiche, le strutture e i paesi del G5 Sahel, in sinergia con programmi finanziati dalla Commissione e in una prospettiva incentrata su un approccio integrato. Le attività della cellula sono intese a rafforzare le capacità regionali e, se del caso, nazionali del G5 Sahel, in particolare a sostenere l’operatività delle componenti militare e di polizia della forza congiunta del G5 Sahel allo scopo di facilitare e migliorare la cooperazione transfrontaliera regionale nel settore della sicurezza e della difesa

– EUCAP Sahel Mali e EUCAP Sahel Niger potranno svolgere attività puntuali e mirate di consulenza strategica e formazione in altri paesi del G5 Sahel. EUTM Mali sostiene già l’operatività della forza congiunta del G5 Sahel presso la sua sede centrale (ubicata in Mali, Mauritania, Niger e Ciad). Essa può fornire caso per caso attività di formazione al di fuori della sua zona della missione

– a medio e lungo termine, la funzione di centro di coordinamento sarà trasferita da Bruxelles alle strutture del G5 Sahel. Il centro di coordinamento è un meccanismo che dal novembre 2017 opera sotto la responsabilità dello Stato maggiore dell’UE e fornisce un quadro delle necessità della forza militare congiunta del G5 Sahel nonché delle potenziali offerte di sostegno militare da parte degli Stati membri dell’UE e di altri donatori. È un forum a disposizione della forza congiunta del G5 Sahel che consente di associare le offerte alle necessità e propone soluzioni per evitare doppioni. La sua portata è stata ampliata all’inizio del 2019 al fine di includere le necessità e offerte relative alla componente di polizia

L’UE sostiene inoltre con contributi finanziari le strutture dei paesi del G5 Sahel. Il 6 dicembre 2018, in occasione della conferenza di coordinamento dei partner e dei donatori organizzata dal G5 Sahel a Nouakchott in Mauritania, la Commissione europea ha annunciato un finanziamento di 125 milioni di EUR a favore dei paesi del G5 Sahel.

Il 25 giugno 2018, il Consiglio ha adottato conclusioni sul Mali e il Sahel. Il Consiglio ha ribadito l’impegno strategico globale dell’UE nei confronti della regione del Sahel e ha riaffermato che l’UE continuerà a sostenere gli sforzi di stabilizzazione dei paesi del G5 Sahel quale base per lo sviluppo del Sahel.

Paolo Rogno

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