Abbiamo già dato conto nei giorni scorsi della nomina del nuovo commissario governativo alla Sanità campana, Joseph Polimeni, attuale direttore generale dell’Asl di Lucca. Natali a New York nel 1969, una vita trascorsa in Toscana, nessun rapporto con la Campania, Polimeni avrà come sub commissario Claudio D’Amario attuale direttore della Asl di Pescara .
La Sanità in Campania è commissariata per il piano di rientro dal deficit dal 20 marzo del 2007.
I nodi
Piano ospedaliero, atti aziendali di Asl e ospedali, assetto dei dipartimenti, primari e dirigenti da assegnare a una o l’altra unità operativa, sblocco del turn-over, stabilizzazione dei precari e riordino dei servizi per i nuovi turni di lavoro, passando per la riforma del 118 e la realizzazione delle reti dell’emergenza, fino all’attuazione delle Unità complesse di cure primarie sul territorio. E ancora la riprogrammazione delle attività in accreditamento, le liste di attesa e il budget per i convenzionati: sono tutte questioni aperte, nodi da sciogliere di cui si dovrà occupare la nuova struttura commissariale.Il problema dei turni di lavoro
Proprio il nodo dei nuovi turni di lavoro è stata la difficoltà maggiore nelle ultime settimane: Le sedute operatorie sono state decimate in tutti gli ospedali e in particolare si registrano 500 interventi al mese in meno al Cardarelli, 6 mila in tutta la Campania. Intanto il 118 deve fare i conti con tre postazioni in meno su 19 a Napoli (Corso Europa, Piazza del Gesù e Incurabili), e altrettanti Psaut cancellati (Pianura, San Gennaro e Ascalesi)
Il grido di dolore
Ci sono tutti i sindacati di categoria a dire la loro, quelli che proprio due giorni fa hanno fatto scattare lo stato di agitazione. Cgil medici, la Cisl di categoria e la Uil funzione pubblica in un documento congiunto firmato da Giosué di Maro per la Cgil, Attilio Maurano per la Cisl medici regionale e Raffaele Tortoriello per la Uil-Fp, hanno a più riprese sintetizzano i principali nodi da sciogliere della sanità regionale e le attese degli operatori medici di fronte alla svolta annunciata dal governatore De Luca. “La richiesta è di confrontarsi nel merito iniziando da quattro questioni che ritengono propedeutiche al rilancio del Sistema Salute regionale: dotazioni organiche, stabilizzazione precariato e sblocco del turn over, condizioni di lavoro e applicazione delle direttive comunitarie, riorganizzazione del sistema integrato di emergenza sanitaria (118), liste di attesa e prevenzione oncologica, riorganizzazione degli ospedali e nuovi atti aziendali” dichiara Raffaele Tortoriello segretario regionale Uil-Medici.Ecco perchè parteciperanno tutti gli oltre 50 mila camici bianchi campani allo sciopero nazionale di categoria in programma oggi.
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