Oggi a Roma è stato presentato da Fondazione Telecom Italia, ministero della Salute e ministero dell’Istruzione, università e ricerca, un innovativo progetto digitale integrato per la realizzazione di strumenti tecnologici in risposta a specifiche esigenze per la dislessia, accessibili a famiglie, docenti, studenti e pediatri attraverso un portale unico.
L’obiettivo è un cambiamento culturale sul tema della dislessia attraverso l’introduzione di innovativi strumenti digitali a sostegno dei bambini, dei ragazzi e degli adulti per orientarli nelle scelte in modo consapevole. Il progetto si realizzerà nei prossimi 18 mesi attraverso tre iniziative che affrontano il tema in modo sistemico. In particolare, attraverso il portale e un’apposita App, sviluppata dall’Istituto superiore di sanità in collaborazione con l’Istituto di scienze applicate & sistemi intelligenti del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isasi), le famiglie potranno effettuare uno screening ultra-precoce dei disturbi della comunicazione e sarà possibile, attraverso l’acquisizione di dati puntuali, individuare, secondo protocolli standard, i casi di bambini a rischio.
Per i bambini in età scolare, ragazzi e adulti sarà possibile, sempre accedendo alla medesima piattaforma, effettuare una valutazione a distanza elaborata dall’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, un eventuale percorso di recupero on line per le difficoltà di lettura e una sessione finale con verifica dell’apprendimento.
Infine, in continuità con gli interventi già effettuati in collaborazione con AID, saranno realizzate apposite sessioni di e-learning per i docenti e il personale scolastico, basate su un protocollo “standard” elaborato con il Miur, che vedrà coinvolti il 30% circa degli Istituti scolastici.
Il progetto nel suo complesso contribuirà, inoltre, a creare un unico osservatorio in Italia dei dati sulla diagnosi, sulle scuole “amiche” della dislessia, sull’utilizzo dei libri digitali e degli strumenti compensativi e sui trattamenti efficaci.
Fondazione Telecom Italia è in prima linea sul tema della dislessia fin dal 2009 con un programma pluriennale, che ha permesso la realizzazione di protocolli di screening, campus informatici, libri digitali e la diffusione di un approccio più inclusivo nelle scuole.
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