Un circuito integrato per proteggersi da gravidanze indesiderate ma anche i malati cronici potrebbero trarre vantaggio da questa tecnologia.
E’ arrivato il contraccettivo 3.0. “Un piccolo computer e un orologio sul chip che garantiscono che proprio al momento giusto ogni mese è sempre data la stessa quantità di progestinico”. I progestinici sono quelli ora inclusi nella pillola anticoncezionale, nei dispositivi intrauterini e negli impianti contraccettivi. Questi inibiscono l’ovulazione e quindi costituiscono una protezione contro la gravidanza.
Allora, basta pillole, spirale, impianti contraccettivi, preservativi. la tecnologia aiuterà le donne e niente più rischio di gravidanze indesiderate.
L’idea rivoluzionaria, biomedicalmente parlando, deriva dal co-fondatore di Microsoft Bill Gates e la sua fondazione sostiene il progetto con l’equivalente di circa 3,4 milioni di euro. Robert Farra della Firma MicroChips, fondata dagli scienziati del Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Cambridge, Massachusetts ha sviluppato l’impianto. Il chip viene impiantato con un’operazione della durata di mezz’ora in anestesia locale; sarà testato sugli esseri umani per la prima volta nel 2016 e nel 2018 arriverà sul mercato.
Ciò che fino a ieri era fantascienza ora è realtà e Il chip i dura molto più a lungo dei normali contraccetivi ormonali , inoltre, può essere spento con il telecomando se la donna vuole rimanere incinta.
L’invenzione è nata principalmente per essere diretta alle donne nei paesi in via di sviluppo, dove i contraccettivi sono spesso ancora rari.
Questa metodologia, però, non si ferma a queste applicazioni ma si sta già allargando ad altri tipi di patologie, infatti, nelle malattie che di solito sono trattate con farmaci da iniettarsi, il chip potrebbe rendere la siringa comune superflua e quindi proteggere la pelle e vasi sanguigni.Attualmente si sta lavorando con i microchip per il trattamento della sclerosi multipla.
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