L’UE sta agendo rapidamente per mettere a disposizione fondi allo scopo di contribuire ad affrontare gli effetti della pandemia di Covid-19.
Il Consiglio ha adottato in data odierna due atti legislativi volti a mobilitare rapidamente fondi di bilancio dell’UE per affrontare la crisi causata dalla Covid-19. Uno degli atti modifica le norme applicabili ai Fondi strutturali e d’investimento, mentre l’altro estende l’ambito di applicazione del Fondo di solidarietà dell’UE.
Grazie all’iniziativa di investimento in risposta al coronavirus, gli Stati membri avranno accesso a 37 miliardi di EUR di fondi di coesione per rafforzare i sistemi sanitari e sostenere piccole e medie imprese, regimi di lavoro a breve termine e servizi di prossimità.
Dell’importo totale, circa 8 miliardi di EUR proverranno da prefinanziamenti non spesi nel 2019 nell’ambito dei fondi strutturali. Anziché riversare i fondi non utilizzati nel bilancio dell’UE, la nuova misura consente agli Stati membri di spenderli per attenuare le conseguenze della pandemia. Altri 29 miliardi di EUR saranno erogati in anticipo a titolo di dotazioni dovute in una fase successiva dell’anno.
Le spese saranno ammissibili a partire dal 1º febbraio 2020 per coprire costi già sostenuti negli sforzi volti a salvare vite umane e proteggere i cittadini.
Gli Stati membri disporranno inoltre di una maggiore flessibilità per effettuare trasferimenti tra i programmi della politica di coesione al fine di reindirizzare le risorse là dove sono più necessarie.
Il Consiglio ha inoltre modificato l’ambito di applicazione del Fondo di solidarietà dell’UE per includervi le emergenze di sanità pubblica, in aggiunta alle catastrofi naturali. Tale disposizione aiuterà gli Stati membri e i paesi in fase di adesione a rispondere alle esigenze immediate della popolazione durante la pandemia di coronavirus.