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Federcontribuenti: multiproprietà, non si fermano le truffe

Ti hanno telefonato offrendoti la possibilità di vendere la multiproprietà? Attenzione, nel 98% dei casi rischi l’ennesima truffa”. Federcontribuenti specializzata nel settore delle multiproprietà mette in guardia i consumatori da una nuova truffa che prende sempre più corpo in Italia.

 

Le multiproprietà non sono più in voga da circa 10 anni ma sono ereditabili e non possono essere donate perché gravate da spese fisse che arrivano fino a 1,500€ a settimana e sono da pagarsi anche se non si utilizza la stanza o l’appartamento. Diffidate dalle società, sopratutto estere, che vi promettono la cessione o l’eliminazione della vostra multiproprietà. ”Società che per anni hanno venduto vacanze da sogno oggi si presentano come rottamatori di quelle stesse vacanze che nessuno vuole più perchè un peso economico inutile”. A mettere in guardia i multiproprietari è lo stesso Presidente della Federcontribuenti, Marco Paccagnella, ”queste società chiedono il pagamento di somme anticipate, di solito 1.000 euro che al consumatore sembrano poche credendo di fare un affare, ma è una somma irrisoria per una pratica complessa che non viene espletata e infatti il consumatore perde i soldi e non risolve il problema perchè queste società aprono e chiudono senza possibilità di rivalsa per l’utente truffato. Il consumatore che intende liberarsi di una qualunque forma di multiproprietà deve sapere che ha un costo perchè vede la compartecipazione di diversi professionisti”.

Cosa fare se hai una multiproprietà indesiderata?


Se vi contattano senza che vi siate proposti di per sé è già una truffa, in quanto il vostro nome è stato preso dal circuito in combutta con chi ve l’ha venduta infrangendo la legge sulla privacy. Se rivendicano una appartenenza con qualche associazione controllate che questa ultima sia in regola. In Italia molte società o finte associazioni vantano una nostra collaborazione senza averne i titoli“.

Non vuoi più la tua multiproprietà?


Se hai già provato a vendere o affittare o donare la tua multiproprietà perchè non la usi e sei stanco di pagare ogni anno le spese di gestione un modo per liberartene e, in qualche caso recuperare le spese, c’è. ”Per le multiproprietà italiane con rogito notarile, non ci sono pozioni magiche, c’è da istruire una pratica e poi ritornare dal notaio per la cessione dei millesimali attribuiti dal rogito stesso. Molti contratti per l’acquisto di diritti vacanza Esteri sono nulli per indeterminatezza dell’oggetto del contratto o per altri vizi di forma del contratto stesso, tanto da renderlo nullo con la conseguente possibilità di recuperare quanto speso se l’acquisto è stato rimborsato con un finanziamento finalizzato all’acquisto”. Se il vostro intento è liberarvi totalmente della multiproprietà diffidate dalla permuta.

Attenzione alla Spagna


Società di professionisti con sede in Spagna stanno inviando solleciti di pagamento per insoluti anche di 15 anni fa ai multiproprietari morosi, minacciando azioni legali e decreti ingiuntivi. In questo caso potete affidarvi a dei professionisti che potranno aiutarvi a verificare se le somme richieste sono legittime e non viziate. Altri invece propongono un saldo a stralcio sapendo a monte di richiedere somme non dovute. Parliamo di avvocati con pochi scrupoli abituati a giocare sul filo della legge”. Le maggiori criticità che vengono segnalate in questo periodo sono i diritti d’uso acquistati nei villaggi egiziani, i diritti del Mediterranen Cala Pì, Estella Dorada di Maiorca: in combutta con società di recupero credito stanno facendo pressione per il recupero delle spese di gestione degli anni passati su cui nutriamo serissimi dubbi. Infine è caduto anche il mito della multiproprietà tradizionale e quella alberghiera italiana; finora avevano tenuto, ora questi multiproprietari sono alla rincorsa per liberarsi della proprietà per non pagare le spese condominiali e non lasciarle in eredità sgradita agli eredi”.

Se avete un contratto in essere per un diritto d’uso o una multiproprietà rogitata non potete stare tranquilli perché prima o poi riceverete un sollecito di pagamento.

Come capire se ci troviamo di fronte ad una truffa


Nessuna associazione o società seria vi contatta per primi. Verificate sempre di trovarvi di fronte a società e associazioni regolarmente denunciate e iscritte e se si vantano di appartenere alla Federcontribuenti chiamate il centralino nazionale per verificare l’informazione. Se ricevete solleciti di pagamento per le quote di gestione vecchie anche di 10 anni fatevi verificare la posizione contrattuale, il più delle volte non dovete nulla”.

Redazione CinqueColonne

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