Insieme al caldo afoso è iniziato ufficialmente il countdown (più o meno lungo) per le ferie estive. Se avete in programma di partire alla volta dell’Isola d‘Ischia, non fermatevi alle sue famose terme o al mare cristallino, perché l’Isola ha molto altro da offrire. Sul portale di promozione turistica http://www.isoladischia.com, è possibile trovare diverse idee di vacanza, con spunti e curiosità poco note, per organizzare una vacanza perfetta e su misura.
L’Isola, nota anche con il nome di Isola Verde, ha una grande tradizione culinaria, in grado di soddisfare anche i palati più esigenti. A differenza di quanto si potrebbe supporre, i piatti forti della cucina ischitana non sono a base di pesce, ma propongono carne e legumi, con piatti “poveri”, ma semplici e genuini, e, proprio per questo, ricchissimi di gusto. Forse non tutti sanno che qui sull’isola, in una notte di piena estate, sono nati gli spaghetti alla puttanesca. Si racconta che l’architetto Sandro Petti, durante una serata con amici artisti, avesse finito il cibo conservato in cucina. Ma la fame dei suoi ospiti era tanta, e qualcuno, allora, gli chiese di cucinare una ‘puttanata qualsiasi’. Prese dei pomodorini, qualche oliva, capperi, aglio, olio e prezzemolo e nacquero così gli spaghetti alla puttanesca.
Ma il re della tavola domenicale degli ischitani doc è il coniglio, simbolo della tradizione alimentare dell’isola, dove ogni anni se ne consumano circa 40 chili. A caratterizzare questo piatto è il profumo delle erbe aromatiche locali, basilico, timo, piperna e maggiorana, oltre alla dolcezza dei pomodorini campani. Molto apprezzato è anche il fagiolo zampognaro, conosciuto come l’oro nero delle terre di Campagnano. La sua particolarità, oltre al colore scuro, rossastro e con piccole striature bianche, è quella di restare croccante anche dopo tre ore di cottura. Vengono proposti conditi con solo un filo d’olio a crudo e una spolverata di prezzemolo, oppure su di una bruschetta di pane cafone. Il fagiolo zampognaro, appena qualche anno fa, era un prodotto in via d‘estinzione, ma grazie alla condotta Slow Food di Ischia e Procida, è ora presente in abbondanza.
Per quanto riguarda lo street food, il panino tipico sull’isola è la zingara, fatta con il pane cafone tostato, un velo di maionese, mozzarella, prosciutto crudo, fette di pomodoro e due foglie di lattuga.
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