Categorie: Culture

L’uva spina contro il tumore: uccide le cellule maligne

L’uva spina di Ceylon contiene alti livelli di antiossidanti, che possono ridurre il cancro.

Poco utilizzata in Italia, l’uva spina appartiene allo stesso genere del ribes ed è molto apprezzata per le sue proprietà benefiche soprattutto nell’Europa centro-settentrionale.

L’uva spina di Ceylon, popolare in altri paesi per preparare gelatine confetture e sciroppi casalinghi, potrebbe diventare molto più popolare negli Stati Uniti dopo che uno studio ha scoperto che il frutto è ricco di antiossidanti.

Il frutto esotico che si presenta come all’incirca sferico e contiene vari semi, potrebbe favorire il prossimo grande passo per combattere il cancro.

I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Journal of Food Science. Fino ad ora, le bacche più scure come acai e mirtilli erano stati propagandati come cibi con nutrienti superiori alla media per la nostra salute per il loro elevato numero di antiossidanti, che possono giocare un ruolo nella prevenzione di alcuni tipi di cancro, malattie della vista e morbo di Alzheimer. I ricercatori hanno dichiarato che la quantità di antiossidanti, che neutralizzano i radicali liberi che danneggiano le cellule, era stata sottovalutata.

E’ questa la scoperta realizzata da un gruppo di ricercatori della  Università Statale di Campinas del Brasile, che è la prima al mondo a studiare i benefici dell’uva spina. Non ancora troppo popolare negli Stati Uniti, l’uva spina è mangiata in Israele, America centrale e Sud Africa. La polpa è spesso trasformata in marmellata, ma la maggior parte di antiossidanti, per prevenire e combattere il cancro, è nella pelle, che è ha un alto contenuto di polifenoli. Gli antiossidanti riducono il danno che deriva dall’ossigeno e hanno dimostrato di lenta degenerazione maculare, una malattia dell’occhio che altera la vista. Esistono diverse varietà di uva spina, con frutti verdastri, giallastri o violacei di sapore acidulo e molto adatti alla preparazione di gelatine e confetture.

Diffusa in quasi tutta l’Europa fino al Caucaso, alla Siberia e alla Manciuria, in Italia è difficile da trovare, dal momento che è ormai poco diffusa allo stato spontaneo e poco coltivata. Inoltre i frutti hanno basso contenuto calorico e sono adatti anche per chi soffre di diabete.

Serena Bonvisio

Giornalista pubblicista, ha al suo attivo collaborazioni con diverse testate locali e nazionali, nonché esperienza di radio e ufficio stampa. Il web è come il primo amore... non si scorda mai.

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Serena Bonvisio

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