Arriva puntuale la pagella del rating sull’economia italiana. Standard & Poor’s ha assegnato ai titoli di Stato italiani la valutazione BBB con outlook negativo confermando. Un giudizio importante, che se sostanzialmente conferma il precedente ha una valenza superiore dopo il piano economico con i recovery bond annunciato da Conte la scorsa settimana.
Le valutazioni del rating sull’economia italiana
BBB con outlook negativo. Questo il giudizio di rating di Standard & Poor’s sull’Italia. L’agenzia di rating internazionale ha collocato il nostro Paese su un gradino intermedio di affidabilità, immediatamente al di sopra della zona di rischio, la cosiddetta “junk” che apre il campo alle speculazioni, dopo precise valutazioni. Prima di tutto il Pil italiano che nel 2020 calerà del 10% per risalire del 6% nel 2021, il rapporto debito/Pil che arriverà al 153% e il deficit che raggiungerà il 6%; in ultima analisi il tasso di disoccupazione che si attesterà sull’11,2%. Confermato anche il dato outlook negativo a ribadire la mancanza di solidità della situazione italiana. Tutti dati compatibili, secondo l’agenzia, con la grave situazione che si sta vivendo a livello mondiale in seguito allo scoppio della pandemia. La notizia si attendeva con molto interesse in vista del nuovo piano economico al momento allo studio della Commissione Europea, vediamo perché.
Cosa sono le agenzie di rating
Il rating, come suggerisce appunto al parola inglese, è una valutazione sulla capacità di solvenza di una società, di un ente pubblico o di un Paese. Questa capacità di pagare i propri debiti sono elaborate da apposite agenzie, agenzie di rating internazionale che stilano anche delle classifiche.
- Se si tratta di società private i parametri presi in esame per la valutazione sono la redditività, i flussi di cassa, l’indebitamento netto, il posizionamento sul mercato e l’affidabilità dei manager.
- Quando si valuta la solvibilità di un Paese, si prendono in considerazione il grado di indebitamento rispetto al Pil del Paese, il tasso di crescita del momento e quello previsto sul medio e lungo termine, la stabilità del governo, la credibilità a livello internazionale, la sua capacità di perseguire obiettivi di finanza pubblica.
- Sul giudizio influiscono anche variabili macroeconomiche come la recessione o l’espansione dell’economia in quel momento.
- Il giudizio delle agenzie di rating è espresso con delle lettere da A a D dove A rappresenta il massimo livello di solvibilità e D il minimo. Investire in una società con rating in zona A significa fare un investimento sicuro e di conseguenza non ad altissimo rendimento. A mano a mano che si scende nella scala, l’investimento risulta sempre meno sicuro e di conseguenza più redditizio. Il fattore outlook, invece, riguarda scenari previsionali.
- Le principali agenzie di rating sono Standard&Poor’s Moody’s e Fitch che emettono i loro giudizi periodicamente in date prestabilite.
Rating e Covid 19
Quella di Standar&Poors è la prima valutazione pubblicata dall’inizio della pandemia e per questo molto attesa. Con l’Europa che si appresta a varare un maxi piano di aiuti per l’emergenza Coronavirus attraverso l’emissione di titoli obbligazionari comuni, che quindi coinvolgeranno anche l’Italia, questo giudizio permette di tirare un sospiro di sollievo. Un eventuale declassamento, molto temuto, avrebbe offerto il destro a speculazioni e snaturato le finalità di tali operazioni. Le prossime valutazioni saranno fatte da Moody’s l’8 maggio.