Categorie: Culture

Pianeti in miniatura per Kepler

Quattro Nettuno in ‘miniatura’ orbitano intorno ad una stella in una risonanza rimasta celata ai nostri occhi per miliardi di anni. Si tratta di Kepler-233, ultima osservazione dell’omonimo telescopio cacciatore di esopianeti.

Una simulazione realizzata dal team di astronomi delle Università di Chicago e Berkeley, autori della scoperta, ha rivelato che mentre i piccoli pianeti migravano all’interno della stella si sono trovati in un’orbita sincronizzata in una risonanza orbitale a quattro, fenomeno piuttosto raro. 

Per ogni tre orbite del pianeta più esterno, il secondo orbita quattro volte, il terzo sei volte e quello più interno otto volte. 

Le risonanze orbitali simili a quelle osservate questa volta da Kepler, si trovano anche nel nostro Sistema Solare: Plutone ad esempio, orbita due volte nello stesso periodo in cui Nettunone completa tre.  

Gli astronomi sono particolarmente interessati allo studio di questo sistema stellare perché ritengono che i giganti del nostro sistema solare – GioveSaturnoNettuno e Urano – si siano trovati in una risonanza orbitale poi interrotta in un determinato momento durante i loro 4,5 miliardi di anni di storia. 

Secondo Howard Isaacson, co-autore della ricerca, Kepler-233 ci aiuterà a svelare i misteri che ancora gravitano intorno alla formazione dei sistemi stellari e dei pianeti scoperti nei decenni passati. Nel dettaglio, il loro studio potrebbe  rivelare se questi ultimi siano rimasti fermi nello stesso luogo in cui si sono formati o si siano mossi più vicino o più lontano dalla loro stella. 

Grazie allo spettrometro ad alta risoluzione HIRES situato sul telescopio Keck-1 Mauna Kea nelle Hawaii, gli scienziati hanno ottenuto lo spettro di Kepler 233, una stella molto simile per grandezza e massa al nostro Sole ma più vecchia più di 6 miliardi di anni

Gli astronomi hanno combinato i dati di Keck-1 con quelli sullabrillantezza raccolti da Kepler per scoprire in che modo i quattro pianeti bloccano la luce delle stelle e cambiano le orbite gli uni con gli altri, un fattore che fa intuire le loro dimensioni e masse.  

Il team ha poi realizzato una simulazione numerica della migrazione planetaria che avrebbe potuto generare l’attuale architettura del sistema. Gli astronomi ritengono che i quattro giganti del sistema solare abbiano interrotto la risonanza orbitale che ha delle similitudini con quella di Kepler-233 probabilmente dopo aver interagito con asteroidi o piccoli pianeti. Altri processi, quali le forze delle maree che influenzano i corpi celesti potrebbero aver causato l’interruzione della risonanza. 

Molti dei sistemi planetari potrebbero aver avuto origine da una catena di risonanze come quella osservata da Kepler: ciò implica che questi legami si rompono solitamente su una lunga scala temporale proprio come è avvenuto nel Sistema Solare.

Redazione CinqueColonne

Condividi
Pubblicato da
Redazione CinqueColonne

Articoli Recenti

Diagnosi precoce del tumore con l’aiuto di una proteina

Due ricerche condotte dall'Università di Oxford hanno portato alla scoperta di alcune proteine in grado… Continua a leggere

16 Maggio 2024

Sport e Guerra: Un connubio complesso e controverso

Lo sport e la guerra sono due concetti che, all'apparenza, appaiono diametralmente opposti Continua a leggere

16 Maggio 2024

Ad Maiora: si conclude la quarta stagione

Giunge al termine la quarta stagione della digital serie Ad Maiora Continua a leggere

16 Maggio 2024

Fumetti fascisti: Il Balilla

I Fumetti fascisti ebbero una grande fortuna durante il regime. Tra questi, uno dei più… Continua a leggere

16 Maggio 2024

Bradisismo, a Bagnoli l’incontro con i cittadini

Il sindaco di Napoli ha incontrato i cittadini per informarli sulle misure previste in merito… Continua a leggere

16 Maggio 2024

Questo sito utilizza cookie di profilazione tecnici e di terze parti per rendere migliore l'esperienza d'uso degli utenti. Continuando la navigazione e/o accedendo a un qualunque elemento sottostante questo banner acconsenti all'uso dei cookie. Per saperne di più, clicca su " Desidero più informazioni su Cookie e Privacy", per la Cookie Policy dove è possibile avere informazioni per negare il consenso all'installazione dei cookie e sulle nostre politiche in termini di Privacy Policy

Leggi di più