Reperti archeologici di umanità, in una civiltà oramai perduta
Perduta la civiltà ne faremo un’altra? Sono alla ricerca di reperti archeologici di umanità. Come in tutte le indagini che si rispettino, mi sono munita di… domande… e sono partita.
Civiltà perduta nei meandri della modernità
La mia prima indagine si è concentrata su questo aspetto apparentemente banale, così potresti persino definirlo. Ma, ne hai certezza che sia davvero banale? Siamo davvero ancora in presenza di “civiltà“???
Diamo per scontato di aver raggiunto un grado di civiltà altissimo, magari perché le apparenze ci inducono a pensare che tutta questa “modernità” lo renda tale.
Ho provato a domandare in giro: cosa è la civiltà?
Alla domanda secca “cosa è per te la civiltà”, ecco le risposte.
Reperti archeologici di umanità
Molti hanno fatto riferimento a “nomi di civiltà da film di fantascienza” (non ve li cito appositamente così attivate l’immaginazione); “civiltà antiche” davvero esistite o meno, e così via.
Pochi hanno fatto riferimento alla vera natura della definizione ovvero: insieme delle conoscenze, istituzioni, credenze religiose, norme sociali, tecnologie, forme artistiche e modi di vivere, sviluppati da un popolo o da una società (insieme di popoli), nel corso del tempo relativo alla sua esistenza.
Nessuno mi ha risposto quello che invece dovrebbe essere ovvio: comportarsi in modo rispettoso, educato e corretto verso gli altri. Una persona civile è in genere quella che: rispetta le regole della convivenza, evita comportamenti violenti ed offensivi, ha buone maniere, ascolta gli altri e si confronta con rispetto anche se ha opinioni diverse. Essere civili è la sintesi di un comportamento teso a contribuire ad una società armoniosa e rispettosa, dove tutti possono vivere bene insieme, senza costrizioni, imposizioni, atti coercitivi, restrizioni alla propria libertà e al proprio diritto di espressione e si esistenza.
Riflessioni a tratti
Nel constatare che siamo in presenza di una “civiltà” perduta, sommersa da finti amici, like legati solo all’apparenza e all’opportunismo, immagini fittizie vendute come realtà, diventa necessario fare una riflessione: dove sono finiti i valori che definiscono una umanità degna di essere chiamata tale ed in più, civile?
Ma io sono una semplice matita, come ben sapete, più che riflettere, posso tracciare linee di connessione tra pensieri e azioni e portarle in evidenza.
Tracciando tracciando, sono arrivata ad incontrare persone, ed ho potuto così osservare un dato molto rilevante: la civiltà vera risiede dove c’è anche semplicità e ascolto.
Facile.
voci fuori campo
Priviamoci di tutto.
Imponiamo l’ascolto come azione definita ed otterremo così finalmente una vera civiltà!
Il gioco è nella scelta
“Eh no”, vi rispondo io. Semplicità non è privazione, né tanto meno obbligo. Occorre arrivarci per scelta! Semplificare è un atto che prevede una qualificata “tecnologia”.
Occorre scegliere di essere civili perché se ne è compreso il valore! Altrimenti non vale!
Ed il gioco è tutto qui. Puoi davvero dire di essere “civile”, se scegli di perseguire la via del rispetto e dell’ascolto! La civiltà perduta viene ritrovata e quelli che sembrano ora reperti archeologici, scopri essere i presupposti essenziali per vivere davvero e costruire i tuoi sogni: il mondo che non c’è ancora.

Te lo racconto io il perché sono importanti i sogni. Sono ONE, un unicorno timoroso, vengo dal paese U.N.O. degli UNITANTI.
Il mio compito, insieme a Mata, è quello di stimolare i desideri. Quando si desidera si richiamano le stelle, e le stelle portano i sogni. I sogni sono vitali per gli esseri umani, garantiscono la prosecuzione perché stimolano la creazione di cose che non ci sono ancora. Stimolano l’evoluzione e portano ad usare la dote straordinaria composta da talenti e attitudini. E quella che può sembrare una civiltà perduta, improvvisamente può ritrovarsi!
Ti potrà sembrare impossibile creare un mondo diverso, vista la civiltà perduta e la fatica di trovare reperti di umanità. So che ti sembra di vivere costantemente in un sito di scavi archeologici. Siamo in molti a sentirci così!
Da umile matita ti dico che però si può!
Non ti rimane che seguirmi nella prossima indagine. Ti porterò realtà inattese.
Mi trovi anche sui miei social, potrai scoprire tutte le attività dell’iniziativa M.A.T.A. e potrai anche interagire con me. Magari l’umanità civile, riparte proprio da questo piccolo gesto.
