Il 2015 sembra essere l’anno della ripresa economica accompagnata da un rinnovato ottimismo degli italiani.
In un simile contesto, chi riesce a mettere qualche soldo da parte pensa a come farli fruttare il più possibile, per avere nei prossimi anni, un buon capitale su cui poter fare affidamento.
Oggi il mercato offre diverse soluzioni in grado di rispondere alle richieste di tutti i consumatori.
Dai prodotti postali, ai titoli di stato, passando per i conti depositi, l’edilizia e la previdenza integrativa, l’investimento appare l’unica soluzione per guadagnare soldi in modo intelligente.
Va subito chiarito che, investendo i soldi sul mercato, non è possibile guadagnare un vero stipendio al mese. Quindi state lontani da tutti coloro che promettono investimenti con guadagni elevati, assicurandovi un’entrata mensile di quasi 1000€. Il più delle volte si tratta solo di truffe. Preferite invece investimenti che, pur facendovi guadagnare poco, non giocano con i vostri soldi.
Per chi non ama rischiare con i propri soldi, quella degli investimenti postali appare la scelta migliore. Altra opportunità è quella di farsi consigliare dalla banca dei buoni prodotti per investimenti sulla base del proprio profilo e ciò significa tenere in considerazione la disponibilità di denaro, il grado di rischio che si è disposti a correre e altre caratteristiche valutate su misura.
Da escludere, invece, in questo periodo, gli investimenti nei conti depositi che, ormai, sembrano essere stati superati. Infatti, la politica della Banca centrale europea con la sua vicina immissione nel mercato di nuova liquidità, la facilità per gli istituti bancari di procurarsi nuova e la conseguente riduzione degli interessi, hanno decretato la fine del periodo d’oro di questa forma di investimento. Per non parlare, poi, del recente aumento della tassazione che, nei conti depositi, è arrivata a sfiorare il 26%, e dell’imposta di bollo, ormai obbligatoria sui conti con giacenze superiori a 5 mila euro.
Poco convenienti anche gli investimenti nei titoli di Stato che consentono di guadagnare cifre davvero irrisorie.
In realtà, fino a qualche anno fa, l’acquisto di Buoni del Tesoro Poliennali era l’investimento più scelto dagli italiani, non solo per l’elevata sicurezza ma, anche, per il modesto rendimento.
Oggi, invece, il risultato dello spread tra i BTP decennali italiani e i BUND tedeschi ha stravolto la visione di molti investitori. Così, il rendimento dei titoli di Stato, ridotto davvero ai minimi storici, rende sconsigliabile questo strumento finanziario.
Investire nei titoli di Stato, in questo momento, potrebbe avere senso solo se si scegliesse di acquistare buoni del Tesoro di Paesi emergenti. È chiaro, però, che i più alti rendimenti sono proporzionali ai più alti rischi di improvvise crisi economiche e politiche.
Resistono invece gli investimenti nel mattone. Sebbene molto più rischiosa che nel passato, quella di investire i soldi nell’edilizia, acquistando casa, resta la soluzione più saggia ed economicamente più conveniente se teniamo in considerazione che alcuni studi spiegano come i prezzi resteranno relativamente bassi ancora per qualche tempo.
Acquistare casa, per poi affittarla, risulta ancora l’investimento più duraturo e redditizio, poiché il valore dell’immobile potrebbe aumentare. In tale circostanza, allora, resta da consigliare l’acquisto di immobili in città universitarie, dove la possibilità di trovare studenti fuori sede morosi è relativamente bassa.
Quanto agli investimenti nella previdenza integrativa, quelli più sicuri e convenienti sono rappresentati dalle sottoscrizioni di PIP, piani individuali pensionistici.
Si tratta, in realtà, della sottoscrizione di un contratto di assicurazione sulla vita che prevede, oltre al versamento del TFR, il pagamento di una quota annuale o mensile che sarà, poi, investita in un fondo gestito da una società assicurativa.
Oggi esistono diversi profili di piani individuali pensionistici, ognuno dei quali è associato ad uno specifico livello di rischio. Tra i tanti profili, quello più sicuro appare il PIP associato all’acquisto di titoli di stato, od obbligazioni. Questa soluzione, sebbene offra bassi rendimenti, per lo meno non comporta il rischio di perdere la somma investita, come, invece, potrebbe accadere investendo nelle azioni.
Ultimo strumento finanziario, particolarmente in voga in questi ultimi anni, è l’investimento nell’efficienza energetica.
Tale investimento non prevede nessun deposito in banca ma, semplicemente, lo sfruttamento del proprio diritto di proprietà sulla casa e della sua collocazione geografica. Si tratta semplicemente di provvedere all’installazione di pannelli solari fotovoltaici che consentiranno di produrre energia elettrica.
Questa scelta appare oggi quella più consigliatapoiché consente, non solo, di ridurre il costo dell’energia elettrica ma, soprattutto, di usufruire di interessanti incentivi.