Categorie: Culture

#salvailsuolo

Un milione di firme per fermare il consumo di suolo e contrastarne il degrado costante: minacce che hanno effetti diretti sulla nostra vita, la nostra alimentazione, la nostra salute. È questo l’ambizioso obiettivo dell’Iniziativa dei Cittadini Europei “People4soil”: una petizione per ottenere una legislazione specifica per tutelare il suolo a beneficio delle generazioni presenti e future.

Il suolo è un bene comune, come l’acqua e l’aria. Dal suolo dipendono il cibo che mangiamo, la nostra sicurezza, la salute dei nostri figli. Per questo la sua tutela ci riguarda”. A segnalarlo sono in prima fila ACLI, Coldiretti, FAI – Fondo Ambiente Italiano, INU – Istituto Nazionale di Urbanistica, Legambiente, Lipu, Slow Food, WWF. Per la prima volta, insieme a più di 80 realtà italiane e a 400 organizzazioni europee, fra associazioni ambientaliste, ONG di cooperazione, forum per il paesaggio, società e istituzioni scientifiche, associazioni cristiane di impegno sociale, organizzazioni di produttori agricoli e di consumatori biologici e perfino associazioni venatorie e ricreative, unite nella campagna #SALVAILSUOLO.

I dati del consumo di suolo 

Solo in questi ultimi anni gli scienziati hanno rivelato le profonde relazioni tra suolo e sostenibilità ambientale arrivando all’allarmante conclusione che senza proteggere il suolo sarà impossibile produrre cibo salutare per nutrire il pianeta, fermare la perdita di biodiversità, mitigare il riscaldamento globale, adattarsi ai cambiamenti climatici ed evitare disastri ambientali. Il suolo è un ecosistema vivente, essenziale per la salute dell’uomo e dell’ambiente. È una risorsa vitale, ma limitata e non rinnovabile. Trascurare Sprecare il suolo significa minacciare la nostra sicurezza. Ogni anno in Europa vengono distrutti 100.000 ettari di suolo fertile, soffocando sotto il cemento un’area grande come l’intera città di Roma. In cinquant’anni in Europa è stata cementificata un’area agricola estesa come l’intera Ungheria, mentre la popolazione europea è diventata sempre più dipendente dalle importazioni di prodotti agroalimentari.
Senza un suolo sano e tutelato da chiare norme è a rischio la nostra stessa sopravvivenza: per questo è necessario che i cittadini di tutta Europa si attivino in sua difesa. Da oggi è possibile dare un segnale forte e unirsi per fermare il consumo di suolo firmando la petizione su salvailsuolo.it. L’iniziativa di cittadini europei ha l’obiettivo di presentare a settembre 2017 un milione di firme raccolte in tutta Europa alla Commissione Europea, a cui è richiesto di attivarsi per definire un testo legislativo a protezione del suolo.
Leonardo Olcesi

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